Aversa (Caserta) – Difficile dire se sia o meno l’epilogo ma di certo la IV Sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Luigi Maruotti, con la sentenza numero 3456 del 3 maggio, aggiunge un altro decisivo tassello alla nota vicenda, segnando un ulteriore punto a favore della Lisieux. – continua sotto –
Nella infinita querelle che dura da anni, infatti, intorno alla possibilità di realizzare una residenza per anziani alle spalle dell’ospedale “Moscati” di Aversa, dopo già due sentenze di accoglimento del Tar (la 3592 del 2014 e la 2169 del 2018, tutte favorevoli alla Lisieux ma non contestate dall’ente), l’ultima sentenza dei giudici amministrativi campani, la 1659 del 20 maggio 2020, che aveva accolto, in rito, il ricorso di Lisieux e annullato il diniego del permesso di costruire, veniva invece appellata dal Comune di Aversa. – continua sotto –
Oggi la sentenza del secondo grado, con la quale il Consiglio di Stato, se da un lato accoglie l’appello del Comune ritenendo, in rito, che la delibera numero 27 del 30 giugno 2018 di classificazione di tutte le zone G come verde (compresa quella di Std) non era stata integralmente annullata dalla sentenza 3483 del 24 giugno 2019 per ciò che riguarda la stessa Std, ha però, con la stessa sentenza, accolto nel merito la domanda incidentale della Lisieux che l’avvocato Fabrizio Perla (nella foto), suo difensore, ha proposto, e pertanto ha confermato sia la vittoriosa sentenza di primo grado (con diversa motivazione) che l’annullamento del diniego del permesso di costruire. – continua sotto –
Con la conseguenza, pertanto, che dovrà ora ancora pronunciarsi il Tar in sede di ottemperanza atteso che, osserva il Consiglio di Stato, a tutt’oggi il Comune non si è di fatto ancora pronunciato sulla richiesta della Lisieux, avendolo fatto illegittimamente sulla scorta della famosa (e annullata) delibera consiliare numero 27 del 2019. In buona sostanza, legittimamente, dopo nove anni, Lisieux ancora attende l’ottemperanza da parte del Comune.