Aversa (Caserta) – Lo afferma Linda Maisto, consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord e delegata all’ufficio del Giudice di Pace di Napoli Nord, a fronte della crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria, propone l’introduzione in Campania di un voucher per salvare imprese e famiglie dal sovraindebitamento, sulla scia di quanto fatto dalla Regione Lombardia. – continua sotto –
Riceviamo e pubblichiamo: «Non credo di esagerare se definisco questa situazione attuale una emergenza nell’emergenza. Infatti, alla solita emergenza data dal sovraindebitamento si è affiancata anche quella nuova derivante da tutte le problematiche che ne derivano dal Covid-19. Una situazione difficile e complessa che sta mettendo a dura prova il tessuto produttivo del nostro paese e l’operatività delle imprese, con una inevitabile ripercussione sull’intero sistema economico e sulla realtà sociale non solo degli imprenditori e dei professionisti ma anche dei dipendenti e delle loro famiglie. – continua sotto –
Troppo spesso si assiste a soggetti che sono sopraffatti da debiti che a causa di eventi sopravvenuti sono nettamente maggiori rispetto al reddito disponibile. Per eventi sopravvenuti basti pensare ad esempio alla perdita del lavoro, a spese conseguenti la separazione o il divorzio o spese mediche per malattie prolungate. Tale situazione spesso induce a fare ricorso a prestiti, finanziamenti, cessioni del quinto e allo stesso tempo a non pagare i fornitori, le tasse e le rate del mutuo, il tutto con ulteriore aggravio dell’esposizione debitoria e spesso con il ricorso purtroppo anche all’utilizzo di strumenti poco chiari se non illegali come l’usura. Basti pensare che secondo i dati dell’ufficio studi di Confcommercio nel settore del commercio non alimentare dei servizi nel corso del 2020 sono sparite dal mercato oltre 240mila imprese. – continua sotto –
Ed altrettanto gravi ripercussioni hanno subito i lavoratori autonomi per i quali si stima la chiusura dell’attività per circa 200mila professionisti. Vi è però uno strumento in grado di ridare speranza a coloro che versano in tali condizioni economiche complesse: è la legge 3 del 2012, meglio conosciuta con linguaggio giornalistico come “Legge Salva Suicidi” che è stata oltretutto di recente modificata. È il momento che le istituzioni diano una mano concreta alle imprese e ai cittadini. Tale legge rappresenta un’opportunità di restart per imprese e cittadini, oltre che fonte di introiti per molti professionisti.
Così come leggevo proprio qualche giorno fa di un esempio di buona pratica della Regione Lombardia che nel 2020 ha offerto supporto alle piccole e medie imprese con sede operativa in Lombardia per accedere alle procedure di composizione della crisi di sovraindebitamento con l’obiettivo di supportare le imprese avviandole all’esdebitazione attraverso l’erogazione di voucher di 4mila euro per coprire le spese di apertura della pratica e alla predisposizione di una prima valutazione tecnico economica validata presso un Organismo di Composizione della Crisi accreditato in Lombardia, visti anche i costi abbastanza elevati di questa procedura che risultano difficilmente sostenibili dal sovraindebitato. – continua sotto –
Sarebbe una bella cosa se questa buona pratica fosse estesa anche dalla nostra Regione Campania in un’ottica di vicinanza tangibile nei confronti dei cittadini e delle imprese che versano in una situazione di difficoltà. Sono convinta che sia necessario informare le imprese e i cittadini di questa opportunità e che per riuscire a fare in modo che tale istituto sia sempre più utilizzato sia necessario fare rete tra istituzioni e professionisti. Come dice un noto proverbio se le formiche si mettono d’accordo e collaborano tra loro possono spostare un elefante. Allora il mio augurio è quello di vedere sempre più professionisti collaborare tra loro e con le istituzioni con il grande obiettivo di salvare sempre più imprese, più consumatori e professionisti da questo grande mostro che è il sovraindebitamento».