Nazionale Cantanti vs Campioni della Ricerca. Fra i convocati della Partita del Cuore di stasera anche Aurora Leone dei “The Jackal” che però – e nonostante la convocazione ufficiale – sarebbe stata cacciata ieri sera dalla cena che ha preceduto il match di beneficienza. Il motivo addotto dagli organizzatori, sostiene l’attrice in alcune stories su Instagram, è perché “sei una donna”, spiega in un video racconto insieme al collega Ciro Priello, presente con lei nella lista dei convocati. – continua sotto –
Tutto inizia da una richiesta dell’organizzatore, spiegano i due, che avrebbe invitato Aurora ad alzarsi dal tavolo: “Io e Ciro ci siamo seduti al tavolo con la Nazionale Cantanti, e una volta seduti lì l’organizzatore Pecchini è venuto e ci ha detto che non potevamo stare seduti lì. O meglio – continua Aurora -, ha detto che io non potevo stare seduta lì. Abbiamo pensato che ce lo stesse dicendo perché siamo della squadra avversaria”. Ma “quando facciamo per alzarci – continua Ciro – l’organizzatore Pecchini dice ‘no, no, tu puoi restare. E’ solo lei che non può rimanere al tavolo dei giocatori”. – continua sotto –
A quel punto Aurora chiede spiegazioni, “e lui – afferma – mi dice ‘sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole’. Ho detto guardate che io non sono l’accompagnatrice di Ciro, io sono stata convocata così come Ciro. Lui mi ha detto ‘non mi far spiegare il motivo per cui non puoi stare qui, alzati’ e mi ha invitato a sedermi a un altro tavolo. Al che Ciro – continua il racconto – si è seduto con me a un altro tavolo e dopo ci ha chiamato in disparte credo il direttore generale della Nazionale Cantanti, il quale parlando con noi ci ha detto ‘c’è stato un problema, voi non potevate stare lì perché eravate della squadra avversaria'”. Ma quando Aurora e Ciro fanno presente che la motivazione e i termini dati in precedenza erano altri, “ha detto ‘vabbè ma tu mica giochi, tu sei qui come accompagnatrice’. ho risposto che ho la convocazione stampata e mi hanno chiesto la taglia dei completini”. La replica? “I completini te li metti in tribuna, da quando in qua le donne giocano?”, spiega Aurora che poi racconta come siano stati cacciati dall’albergo e come i cantanti presenti alla scena, fra cui Eros Ramazzotti e Andro, abbiano chiesto scusa per un accaduto che “ha dell’assurdo, del paradossale. la mia presenza lì era al pari di quella di Ciro”. – continua sotto –
Ciro e Aurora, in ogni caso, nelle stories invitano a sostenere il progetto che ha “tutt’altro scopo” rispetto a quanto accaduto. I due, cui poi sarebbe stato anche impedito di entrare nell’hotel per fare il check out, oggi non saranno ovviamente alla partita ma ringraziano per la solidarietà della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per essersi dissociata dallo spiacevole episodio. Ora, con il caso scoppiato sui social, suscitando forte indignazione tra migliaia di utenti. – continua sotto –
La Nazionale Cantanti respinge accuse – La replica non si è fatta attendere. “Non accettiamo arroganza, minacce e violenza verbale”. Così la Nazionale Cantanti risponde alle accuse di misoginia dei due membri dei The Jackal. “Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi di Montalcini, sono solo alcuni dei nomi – recita il comunicato ufficiale – delle tantissime donne che, dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della “partita del cuore”. “La Nazionale Italiana Cantanti non ha mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e followers. C’è solo una cosa – prosegue – nella quale non è mai scesa a compromessi: Noi non possiamo accettare arroganza e minacce dai nostri ospiti” in riferimento, secondo quanto si capisce dalle storie su Instagram della presunta vittima, Aurora Leone (“allontanata perchè donna”), all’indignata reazione di Ciro Priello all’accaduto. “Non è la prima volta – conclude la Nazionale Cantanti – che qualcuno cerca pubblicità (e followers…) distorcendo, sfruttando e manipolando 40 anni di storia”.