Femminicidio nel Lucchese: uccisa dal marito per gelosia. Coppia originaria del Casertano

di Redazione

Sarebbe stata la gelosia, in particolare il timore di un “tradimento”, a far scattare l’ira omicida di Luigi Fontana, l’uomo di 54 anni che ieri ha ucciso la moglie, Maria Carmina Fontana, 51 anni, al culmine di una furibonda lite ad Altopascio, in provincia di Lucca. – continua sotto – 

La coppia – entrambi Fontana di cognome, provenienti da Casapesenna, in provincia di Caserta – viveva da tempo a pochi passi dal centro storico della cittadina toscana, in una villetta nel quartiere residenziale di via Fermi. Si erano conosciuti e sposati giovanissimi, dall’unione era nati due figli: un 30enne, che lavora a Lucca, e una 27enne madre di due bambine, entrambe di 14 mesi, che spesso la nonna accudiva e che ieri, al momento dell’aggressione, stavano giocando nel giardino di casa. Luigi Fontana lavora come artigiano dell’edilizia, Maria Carmine, conosciuta come Carmela, era da circa un anno senza occupazione ma aveva lavorato in passato in un ristorante lei adesso a casa ma con alle spalle un lavoro come cameriera in un ristorante nella frazione di Castelfranco di Sotto, nella provincia di Pisa, che aveva lasciato dopo la pandemia di Covid. – continua sotto – 

Il rapporto tra i due coniugi spesso era caratterizzato da animate liti, soprattutto negli ultimi tempi poiché lui sospettava un tradimento da parte della moglie. La tensione era salita alle stelle, al punto che uno dei fratelli del 54enne aveva invitato Luigi a raggiungerlo in Campania. Ieri, poi, la tragedia. L’uomo, armato di un coltello, ha sferrato diversi fendenti al torace e all’addome della moglie, lasciandola agonizzante nel soggiorno di casa e facendola morire dissanguata. Dopo il delitto è uscito in strada, urlando, con le mani insanguinate. Alcuni vicini lo hanno fermato e hanno allertato i soccorsi. Ma per Carmela non c’era niente da fare. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno prelevato il 54enne, sottoponendolo a fermo su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico