Aversa, pulizia davanti chiesa di Sant’Antonio al Seggio: fedeli costretti al “fai da te”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – E’ giusto che l’amministrazione comunale abbia concesso il permesso di occupare il suolo pubblico agli esercenti che non avevano spazio all’interno dei loro locali per lavorare nel rispetto delle regole anti-Covid. Ma è anche giusto che si rispettino i luoghi d’interesse artistico nonché d’interesse sacro come la parrocchia di Sant’Antonio di Padova che, con il convento, ha sede in via Seggio con ingresso su piazzetta Lucarelli. – continua sotto – 

Aldilà dell’assenza di servizi igienici per i frequentatori dei locali che hanno avuto l’autorizzazione ad occupare la piazza, così come per quelli che hanno avuto l’autorizzazione ad occupare piazza Cirillo – la cui assenza, essendo indispensabili per soddisfare esigenze fisiologiche che altrimenti vengono espletate utilizzando angoli più o meno “riservati” della zona, lascia aperta la possibilità che le autorizzazioni siano state concesse in modo affrettato – sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale prevedesse un servizio di pulizia della piazza, in particolare la domenica mattina. – continua sotto – 

Certo, ripulire la piazza dai rifiuti, e non solo, lasciati dai frequentatori della zona, sede ormai storica della movida aversana, sarebbe necessario quotidianamente, dato che l’apertura dei locali non avviene solo il sabato sera. Però, considerando che la domenica mattina ci sono anche celebrazioni liturgiche che richiamano tante persone e che la chiesa, riaperta al pubblico dopo quattro anni di chiusura, è uno dei capolavori d’arte presenti nella città di Aversa, sarebbe necessario un servizio di pulizia della piazzetta da parte della ditta specializzata pagata dai cittadini, evitando di lasciare ai residenti il compito di rendere decente almeno l’ingresso della chiesa. – continua sotto – 

Un’iniziativa che ormai ha ben 5 anni di vita perché da 5 anni i cittadini della comunità che frequenta la parrocchia si sono impegnati a sostituire l’amministrazione, effettuando un servizio che sarebbe dovuto giacché vengono pagate delle apposite tasse per l’igiene urbana. Purtroppo, la necessità di dover dare spazio all’aperto agli esercenti per consentirne l’attività in questo periodo particolare creato dalla pandemia fa sì che in quello spazio l’igiene sia un sogno irrealizzabile. Ma per “una Aversa che vuole cambiare”, secondo quando fu annunciato in campagna elettorale, anche dare questo piccolo segnale è importante. Ed è quanto chiedono i residenti della zona che, come probabilmente il sindaco ricorda, costituirono un comitato per la vivibilità di via Seggio e dintorni.

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