Svastiche disegnate sulle tre panchine arcobaleno installate nel Parco Pozzi di Aversa (Caserta). L’installazione era avvenuta il 17 maggio scorso in occasione della Giornata Mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Era stata l’associazione Rain Arcigay di Caserta, in collaborazione con associazioni locali, a dipingere le panchine, che peraltro dovevano essere completate con l’apposizione delle targhe. Sempre nel Casertano, nella stessa giornata furono installate, a Capua e Orta di Atella, altre due panchine con i colori dell’arcobaleno. – continua sotto –
“Oggi la nostra città per colpa di pochi incivili si mostra come non è, ma noi non ci scoraggiamo, vinceremo la battaglia contro chi la sporca e anche contro chi ai diritti preferisce i simboli dell’odio che la storia ha condannato e destinato all’oblio”, commenta indignato il sindaco Alfonso Golia. Sull’episodio interviene con una note il gruppo consiliare della “Politica che Serve”, la cui associazione aveva collaborato alla realizzazione delle tre panchine. “Noi – scrivono i consiglieri comunali – crediamo che nella nostra città non ci sia più spazio per questi simboli. Noi crediamo che è vile e codardo chi imbratta un simbolo della lotta alla discriminazione, un simbolo di Inclusione e diritti”. – continua sotto –
“È un atto molto grave – dice Bernardo Diana, presidente di Rain Arcigay Caserta – che denunceremo alle autorità. Vogliono intimorirci? Sbagliano, perché noi non abbiamo paura. Siamo pronti ad organizzare un sit-in per dimostrare che noi siamo qui alla luce del sole, e non abbiamo bisogno di nasconderci per disegnare svastiche. Anche ad Orta di Atella la panchina è stata vandalizzata. Questi episodi rimarcano sempre di più che c’è bisogno di un Pride ad Aversa e di una legge contro l’omo-lesbo-bitransfobia, come la legge Zan”, conclude Diana.