Carinaro (Caserta) – “Un disastro annunciato”. Così l’assessore Serena Marino, senza mezzi termini, definisce l’incendio verificatosi lo scorso 1 giugno nell’area ex demaniale di Aversa, situata al confine con Carinaro, che ha visto bruciare cumuli di rifiuti di ogni genere presenti da mesi in quella zona su cui è prevista, ma è una “telenovela” che dura da un decennio, una pista di atletica. – continua sotto –
In una lettera indirizzata al sindaco di Aversa Alfonso Golia, all’assessore all’Ambiente del comune normanno, Elena Caterino, e al dirigente dell’area competente dell’Ente aversano, la delegata all’Ambiente del Comune di Carinaro si dichiara, a nome dell’amministrazione carinarese guidata dal sindaco Nicola Affinito, “sconcertata dinanzi all’accaduto folle e criminoso”. Parlando, appunto, di disastro annunciato, Marino ricorda che “pochi mesi dopo l’insediamento delle attuali amministrazioni dei comuni di Carinaro ed Aversa, nel 2019, sono intercorsi sopralluoghi e tentativi di accordi per la bonifica di quell’area: tentativi che comprendevano anche la collaborazione, seppur minoritaria, del nostro Ente, alla realizzazione dei lavori di recupero di quella zona, la quale, pur insistendo parzialmente sul territorio di Carinaro, risulta in maniera piena ed assoluta di competenza del Comune di Aversa”. “Se l’intervento fosse stato tempestivo – sottolinea l’assessore Marino – si sarebbe potuto recuperare il materiale ora combusto e avviare a riciclo parte dei rifiuti, senza aggravio di costi ambientali e sanitari”. – continua sotto –
L’aria nei giorni successivi all’incendio è diventata gravemente irrespirabile e, come afferma Marino, “appare inutile e scontato, pertanto, ribadire i danni indubbi e serissimi che tutti questi eventi comportano per la salute dei cittadini aversani e carinaresi, soprattutto quelli più vicini in linea d’aria al luogo dove è avvenuto il rogo”. A questo punto, dichiarandosi l’amministrazione carinarese “consapevole degli ingenti costi di bonifica, delle difficoltà di reperire fondi e delle tempistiche che connotano le procedure di gara per l’affidamento di tali opere, e ferma restando la piena disponibilità ad una fattiva sinergia tra istituzioni”, Marino chiede “un tavolo tecnico-politico finalizzato alla risoluzione del problema, nella direzione di proseguire speditamente alla bonifica dell’area”. – continua sotto –
I rifiuti andati in cenere dovevano essere classificati ed essere rimossi, come aveva annunciato qualche giorno prima del rogo il Comune di Aversa, che aveva predisposto l’apposita gara d’appalto. Poi l’incendio, certamente di natura dolosa, e il danno, l’ennesimo, procurato al territorio e alla salute dei cittadini. A seguire le immagini dell’incendio