La Guardia di finanza di Catanzaro, su richiesta della Procura distrettuale, ha dato esecuzione oggi ad un provvedimento di confisca di beni, sul territorio calabrese e a Roma, per un valore di oltre 30 milioni di euro. Il decreto di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale ha confermato un precedente provvedimento nei confronti di Antonio Saraco di Badolato (Catanzaro), già coinvolto nell’operazione “Itaca-Freeboat” del 2013 che ha coinvolto la cosca Gallace/Galleli, operante nel territorio di Guardavalle, Badolato e su tutta la fascia del basso ionio catanzarese. – continua sotto –
Saraco è risultato coinvolto in due episodi di estorsione riguardante la struttura portuale di Badolato realizzata dalla società Salteg riconducibile ad imprenditori modenesi, per le quali è già intervenuta sentenza di condanna in primo e in grado di appello. Tra i beni confiscati, in particolare, vi è il complesso turistico alberghiero “Aquilia Resort” a Badolato. Si tratta di una struttura ricettiva, che si estende su una superficie di 60mila metri quadrati, composta da un albergo, due piscine, un ristorante e un campo sportivo, la cui realizzazione ha avuto inizio dalla prima metà degli anni ’90 con ampliamenti negli anni successivi. Confiscata anche la società con sede a Roma, It Consulting srl, che gestisce l’intero complesso turistico. – continua sotto –
Gli altri beni oggetto del provvedimento comprendono una lussuosa villa a Roma, altre due società anch’esse con sede a Roma attive nel settore turistico e alberghiero. Confiscati, inoltre, beni immobili localizzati principalmente nella costa ionica Catanzarese e, in particolare, 8 magazzini, 3 locali commerciali, 28 appartamenti, 2 fabbricati, 16 terreni, 2 autovetture, un motociclo, quote di 2 società con sede una a Cosenza e l’altra a Catanzaro, operanti rispettivamente nel settore edile e ricettivo, e diversi rapporti bancari e finanziari. IN ALTO IL VIDEO