Aversa (Caserta) – Annunziata Caterino, Giuseppe Landolfo, Rosa Cesaro, Luigi d’Antò, Generoso di Biase e Annamaria Maisto hanno rassegnato unitariamente e dimissioni da consiglieri dell’ordine degli avvocati di Napoli Nord. Ad essi si sono aggiunti altri tre consiglieri Dolores Di Micco, Rosaria Auletta e Antonia di Costanzo, per un totale di nove su ventuno. Con altri due dimissionari scatterebbe lo scioglimento dell’organismo che ha avuto una vita particolarmente travagliata, a colpi di carta bollata, con ricorsi amministrativi giunti al Consiglio di Stato e spiacevoli vicende di natura, addirittura, penale. Ad oggi, dopo le dimissioni da presidente di Gianfranco Mallardo e dell’ufficio di presidenza, l’organismo non è riuscito a darsi un nuovo assetto e sono di questi giorni le dimissioni di nove consiglieri alle quali potrebbero seguirne altre per andare a nuove elezioni. – continua sotto –
I sei consiglieri che si sono dimessi in maniera unitaria hanno spiegato con lettere singole, ma di uguale contenuto, le motivazioni che hanno portato al gesto. «Purtroppo, sin dall’inizio, hanno dichiarato – il Consiglio è stato luogo di scontro e di liti per velleità personali, laddove avrebbe dovuto essere luogo di confronto, di condivisione e di costruzione nell’esclusivo interesse di una Classe, oltretutto particolarmente vulnerabile in questo momento storico. A stento, e non sempre, il Consiglio ha ottemperato all’ordinario, senza andare mai oltre. Più e più volte, lo scrivente ha mosso critiche a tale modo di agire nel tentativo (risultato vana speranza) di scuotere le coscienze. Purtroppo, si è preso atto che nulla è cambiato, anzi tutto è peggiorato». – continua sotto –
«Attesa la descritta situazione di stallo totale, ove l’unico interesse era rappresentato dalla personale velleità, – hanno continuato nella lettera – qualcuno ha ipotizzato, addirittura, la nomina dell’ufficio di presidenza con il sostegno di solo sette/otto Consiglieri, giusto per garantire i ruoli pretesi; pretese basate, non su legittime e democratiche aspettative, nel rispetto del voto degli elettori, piuttosto su valutazioni di affatto diversa natura, incuranti degli interessi della Classe, sacrificati, ancora una volta, sull’altare delle personali ambizioni». «Dunque, – concludono i sei avvocati dimissionari – ci si è ritrovati nella condizione di ingovernabilità, tanto che neanche l’ordinario è stato garantito, nonostante la disponibilità dichiarata. Non potendo, quindi, sostenere questo stato di cose che arreca solo danni all’Avvocatura di Napoli Nord, abbiamo ritenuto necessario rassegnare le dimissioni, quale unico atto di responsabilità». – continua sotto –
A questo punto, stante anche le divisioni interne tra i gruppi, sono in molti ad ipotizzare che gli avvocati del circondario del tribunale di Napoli Nord potrebbero essere chiamati alle urne in tempi brevi. Ma la soluzione potrebbe essere peggiore del male se si considera che ad oggi non esiste una maggioranza e non è facile farla uscire dalle urne nel caso di elezioni, tenuto anche conto dei contrasti personali e giudiziari sorti in questi anni.