L’ex sindaco di Orta di Atella e consigliere regionale della Campania, Angelo Brancaccio, 61 anni, è stato scarcerato su decisione del tribunale di Sorveglianza di Napoli che ha accolto la richiesta del suo avvocato, Mario Griffo, di concedere misure alternative al carcere visto che ha quasi scontato le condanne inflitte dalla magistratura. – continua sotto –
Arrestato il 13 giugno del 2017, Brancaccio era stato condannato con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso per presunti rapporti con i clan dei Casalesi e dei Mallardo dai quali avrebbe ottenuto appoggio alle elezioni amministrative e per le speculazioni edilizie. Per questo, l’ex sindaco fu arrestato il 13 giugno scorso per associazione a delinquere di stampo mafioso. Altra condanna riguardava quella di peculato per l’uso improprio del telefono cellulare comunale. – continua sotto –
Brancaccio era stato arrestato in precedenza anche nel 2014 nell’ambito dell’inchiesta sulla società mista a capitale pubblico-privato “Gmc”, il cui era braccio operativo era una società facente capo ai fratelli Sergio e Michele Orsi, imprenditori ritenuti vicino al clan dei casalesi. Vicenda, che riguardava sempre presunti appoggi elettorali dei clan, da cui ne è uscito con un’assoluzione per quanto riguarda l’accusa di corruzione, l’unica contestatagli nella circostanza. In quel procedimento fu assolto con formula piena anche l’ex sindaco di Gricignano, Andrea Lettieri. Per Brancaccio, intanto, è ancora pendente un procedimento sugli abusi edilizi riguardanti il Puc di Orta di Atella.