Aversa (Caserta) – Gli organismi locali del Pd, a seguito della decisione della Commissione Nazionale di Garanzia, sono azzerati e tutte le funzioni sono in capo alla segreteria provinciale. Questo il succo della nota che il segretario provinciale Dem, Emiddio Cimmino, ha inviato agi aderenti aversani del Pd. Insomma, un nuovo round della guerra fratricida tra i gruppi che fanno capo a Stefano Graziano e a Gennaro Oliviero. Questa volta ad andare a segno sono Paolo Santulli e compagni. – continua sotto –
Facendo riferimento alla recente delibera della Commissione Nazionale di Garanzia del Pd, che azzerava gli organismi locali del partito e sospendeva per tre mesi Paolo Santulli, Eugenia d’Angelo e Maurizio Danzi, Cimmino annuncia che la segreteria provinciale si riunirà lunedì 2 agosto prossimo «per approfondire le tematiche afferenti il Circolo di Aversa» insieme agli iscritti aversani. «Nel frattempo, sempre secondo il deliberato della Commissione, – continua Cimmino – anche con la decadenza del direttivo del circolo di Aversa, a far data dal 22 luglio 2021, tutte le funzioni sono avocate alla Segreteria Provinciale che si riserva di organizzare, nel più breve tempo possibile, ogni attività utile a far ripartire il circolo del Partito Democratico». Cimmino neutralizza anche il tentativo di impossessarsi del gruppo consiliare da parte di uno dei due gruppi quando scrive: «Resta inteso, quindi, che tutte le iniziative politiche, comprese quelle riguardanti il gruppo consiliare, non sono riconosciute se non concordate con gli organi competenti». A margine della nota, il segretario Pd ha dichiarato: «All’interno delle decisioni della Commissione Nazionale si deve trovare una sintesi tra le parti. Le aree all’interno del Partito devono esprimere un tema e non occupare spazi, subiamo una deflagrazione interna, ma è necessario sederci intorno ad un tavolo e trovare una soluzione condivisa». – continua sotto –
Si dice soddisfatta della decisione la consigliera Eugenia d’Angelo, che afferma: «La deliberazione provinciale ha posto fine ad un altro equivoco, dolosamente costruito a tavolino, sui poteri e sulla composizione del gruppo consiliare del Pd di Aversa. Ne prendessero atto: il gruppo consiliare è costituito dagli eletti nella lista del Pd e non dalle adesioni dell’ultima ora (di chi consapevolmente ha rifiutato di candidarsi nella lista del Pd alle ultime elezioni cittadine del 2019) finalizzate solo a cambiarne gli equilibri». «Il problema politico, però, – continua d’Angelo – è più complesso. Occorre rifondare il Pd di Aversa dalle fondamenta. La strategia di eliminare il dissenso, di tagliare “le questioni fastidiose”, ha comportato l’impoverimento della dialettica interna, l’allontanamento di risorse umane ed intellettuali, con una emorragia di consenso e di voti sempre più consistente. E’ arrivato il momento di cambiare strategia, rendendo il Pd di Aversa un’Agorà politica di idee e non una roccaforte perdente di pochi iscritti che lo considerano una proprietà privata». – continua sotto –
Da parte sua, Pasquale Fiorenzano, uno dei due che aveva chiesto di far parte del gruppo consiliare insieme a Marco Girone, puntualizza: «Il mio ingresso nel Pd rinforza il Pd, questa amministrazione ed il sindaco Alfonso Golia. Mi rendo conto che gli altri soggetti abbiamo delle dipendenze politiche e si è soliti abbinare a questo metodo che non mi appartiene». «Anche perché – conclude Fiorenzano – il nostro ingresso avviene nel momento in cui il Pd si mostra un partito serio e sospende delle persone che hanno provato a mandare a casa un Sindaco Pd. Questa è l’unica congettura, la sudditanza al padrone non ci appartiene, a differenza di altri abbiamo la fortuna di avere tutti un buon lavoro».