Aversa (Caserta) – Si rivolgono al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, i consiglieri comunali Paolo Santulli ed Eugenia d’Angelo per denunciare le mancate, o parziali, risposte alle loro interrogazioni a risposta scritta sull’attività amministrativa del Comune di Aversa. – continua sotto –
“Signor Ministro, – premettono Santulli e d’Angelo – non sapendo quali strade percorrere, dopo aver scritto e parlato anche con il Prefetto di Caserta, considerando la via gerarchica, siamo costretti a rivolgerci alla S.V. nella speranza che Ella possa e voglia intervenire per consentirci di continuare a svolgere il nostro ruolo di consiglieri comunali”. “Purtroppo, da tempo, – spiegano i due consiglieri – non riuscendo a venire a capo dei comportamenti politico/amministrativi dell’Amministrazione di Aversa, siamo costretti a fare una delle poche cose che ci sono consentite: le interrogazioni. Tenuto conto dell’inutilità di quelle orali – infatti, i Consigli Comunali si fanno raramente e il tempo per le interrogazioni e mozioni è di una sola ora, pertanto si accumulano, rischiando di discuterle dopo cinque, sei mesi – abbiamo perciò deciso di proporre, esclusivamente, interrogazioni a risposta scritta, anche per avere chiarimenti ponderati, nero su bianco”. – continua sotto –
E qui sottolineano: “Il nostro regolamento del Consiglio Comunale, all’articolo 51, comma 5, prevede risposte, al massimo, in 15 giorni. Ma per avere le risposte bisogna aspettare la notte dei tempi e in alcuni casi quando arrivano sono prese in giro, rispondono ad altre cose. Il Sindaco, per lavarsi le mani, assegna le risposte ai Dirigenti, perché poi ci attesta che lui ha fatto il suo dovere. I Dirigenti, non avendo responsabilità politiche, non rispondono, o lo fanno quando hanno tempo, e talvolta prendono fischi per fiaschi, siamo buonisti. In questo modo il nostro ruolo viene svilito e mortificato”. “Pur comprendendo che viviamo crisi globali, in particolar modo culturali, – concludono Santulli e d’Angelo – sarebbe opportuno che fossero meglio tenuti in considerazione ruoli e funzioni, soprattutto di quanti eletti, hanno la responsabilità di operare scelte congrue, frutto della conoscenza puntuale degli atti e delle scelte amministrative. Confidiamo fiduciosi in un suo cortese, sollecito, intervento”. – continua sotto –
Pista di atletica: “Sindaco ordini rimozione rifiuti” – Non solo. I due esponenti del Pd, sponda opposizione, con una mozione presentata al presidente del Consiglio Comunale, Carmine Palmiero, tornano sulla vicenda della pista di atletica da realizzare al confine con Carinaro in un’area di recente oggetto di roghi appiccati a rifiuti che erano stati illecitamente sversati, e dunque in attesa di bonifica. Dopo aver premesso che “tenuto conto dei gravi ritardi che si sono accumulati relativamente ai lavori che dovrebbero eseguirsi per la realizzazione della pista di atletica leggera; valutate anche le inadempienze, relative alle risposte alle varie interrogazioni presentate; considerato anche che sono stati allertati il Prefetto ed il Ministro degli Interni”, Santulli e d’Angelo propongono al Consiglio Comunale di “deliberare, intanto, che sia rispettato il termine del regolamento del Consiglio Comunale sulle risposte alle interrogazioni, articolo 51, comma 5, e nel contempo che il Sindaco, quale autorità sanitaria del territorio, per evitare dannosi roghi, come già accaduto, faccia un’ordinanza per rimuovere i rifiuti dall’area dove deve sorgere la pista”.