Gricignano, #NoBiodigestore: “Affaristi rifiuti si rassegnino, il popolo non vuole l’impianto”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “La tutela dell’ambiente non è merce di scambio”. Partono da questo presupposto i promotori della lotta al biodigestore Comitato #NoBiodigestoreGricignano, Comitato Aria Pulita, Urrrbt, Grecina, Idee in Comune – che, a distanza di una settimana dalla manifestazione (guarda il video) tenutasi nella zona industriale, davanti alla Progest, socia della “Ambyenta Campania” nell’operazione che prevede la realizzazione di un impianto di biometano da Forsu, fanno alcune riflessioni. – continua sotto – 

Premettendo di essere rimasti sconcertati “per certe assurde posizioni assunte da alcuni rappresentanti delle istituzioni locali e gente a loro vicina, che si sono affannati a spargere in giro illazioni e diffondere falsità sul nostro conto e screditato la manifestazione stessa”, gli attivisti sostengono che “il sacrosanto diritto dei cittadini a respirare e odorare aria pulita non può essere svilito per misere questioni politiche”. “Scopo del comitato – sottolineano – è sempre stato combattere il digestore anaerobico e il polo dei rifiuti che si sta espandendo a Gricignano. La nostra battaglia la conduciamo analizzando i progetti e gli iter autorizzativi, sensibilizzando ed informando i concittadini. Abbiamo sempre esposto i fatti e detto la verità: realtà è l’ampliamento di Sae e Progest, vera è l’autorizzazione di Ecoplus, reale è il pericolo rappresentato dalla venuta del digestore, tangibili sono i miasmi che ogni giorno subiamo e che sono destinati ad aumentare, reale è l’inerzia colpevole di alcuni amministratori, sincero e disinteressato è il nostro impegno. – continua sotto – 

“La nostra protesta e le nostre critiche – continuano – sono rivolte agli imprenditori interessati a far espandere il business dei rifiuti a Gricignano ed a chi gli fa da sponda. Noi ‘vogliamo la testa’ di tali individui non di altri. Se poi nel nostro paesello c’è gente abituata a strisciare come serpenti che al confronto diretto non si presenta, ma si limita da dietro le quinte a mettere in giro risibili quanto vergognose voci su presunti fini politici e ricerca di visibilità in merito ad un gruppo spontaneo ed indipendente formato da persone libere ed oneste che si oppongono con forza alla costruzione di questo mastodontico impianto per il trattamento della monnezza, la risposta è una e una soltanto: è ladro colui che ha maggior paura di essere derubato. Chi cerca di screditarci sono le stesse persone che hanno costruito pseudo carriere politiche sul malsano principio ‘protesta=aumento di consensi’, ‘promesse di favoritismi=voti’ per poi passare al ruolo di cani fedelissimi di imprenditori senza scrupoli pronti ad arricchirsi sulla salute di tutti e speculare sulle spalle della comunità.  Ma questa è un’equazione che non vale per tutti. Se ne facciano una ragione i ‘caciaristi’ di professione”. – continua sotto – 

E ancora: “Le provocazioni spicciole lasciano il tempo che trovano e svelano la vera natura di chi le lancia. Se qualche attivista un giorno decidesse di scendere in Politica, lo annuncerà senza giri di parola. Di certo, in tal caso, sarebbe una Politica libera da compromessi, volta al bene comune e non all’interesse individuale. Non sarebbe la Politica di chi si lega con ‘doppio filo’ a chi prima gli spiana la strada in campagna elettorale e poi gli chiede il conto con espliciti interessi che si intrecciano con il mandato ammnistrativo. Noi continuiamo sulla nostra strada, sempre più consapevoli del ‘marcio’ e dei ‘conflitti di interessi’ che accompagnano il ‘biomostro’ e le altre aziende”. – continua sotto – 

Poi un accenno alla “apertura al dialogo”, al momento esclusivamente “online”, di Ambyenta che, come riportato su queste colonne nei giorni scorsi, ha istituito una piattaforma web tramite cui rivolgere domande sull’impianto (leggi qui). “Il delirio di questi giorni – commentano gli attivisti – non si è contenuto nel solo perimetro del nostro comune ma la società che vorrebbe costruire e il digestore anaerobico ha di recente dedicato una parte improvvisata del suo sito internet, ad una campagna piena di incoerenze e falsità, pubblicizzando l’impianto a mezzo stampa con il ‘goffo’ tentativo di dare lustro al suo stesso progetto che può essere solo rispedito al mittente. Se Ambyenta non avesse avuto nulla da nascondere avrebbe dovuto chiedere la ‘inchiesta pubblica’ e su tavoli ufficiali portare il confronto”. Infine, l’avvertimento: “Gli affaristi dei rifiuti si mettano l’anima in pace: il digestore anaerobico a Gricignano non sarà realizzato, il popolo lo impedirà. Chi lo dà per certo e ci accusa di ricerca di visibilità o di secondi fini ha solo paura che il banco salti. Il nostro territorio ha sofferto e continua a soffrire per gli innumerevoli scempi perpetrati nel corso degli anni. Abbiamo già dato e fin troppo”.

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