Gli operai della Whirlpool di Napoli continuano a protestare in vista della procedura di licenziamento collettivo annunciata dalla multinazionale americana. Stamani le tute blu sono giunte al molo Beverello, dove hanno bloccato le partenze di traghetti e aliscafi diretti verso le isole. – continua sotto –
“Dopo lo sciopero del gruppo di ieri e le varie iniziative intraprese nei giorni scorsi, oggi le lavoratrici e i lavoratori di via Argine bloccano il traffico marittimo della città. La nostra richiesta è che il premier Draghi affronti in prima persona la vertenza e che faccia sentire tutto il suo peso istituzionale alla multinazionale. Ci aspettiamo azioni diverse oltre alla solidarietà, che alle parole corrispondano i fatti. Il governo stia dalla parte giusta, stia con le lavoratrici e i lavoratori di via Argine che chiedono il rispetto della loro dignità e non campare di ammortizzatori sociali. La multinazionale ritiri la procedura e si riprenda il tavolo subito. Il tempo non è una variabile indefinita, scorre e la procedura di licenziamento avviata deve essere fermata”. È quanto afferma il segretario generale della Fim Cisl di Napoli, Biagio Trapani. “Noi come Fim insieme alla Cisl ed alle altre organizzazioni – ricorda il segretario – non lasceremo soli i lavoratori e le lavoratrici della Whirlpool di Napoli e siamo convinti che anche il segretario Letta saprà da quale parte stare e con posizioni nette”. “La vertenza Whirlpool – conclude Trapani – è emblematica per tutto il Paese, crediamo sia necessario il ritiro da parte della multinazionale della procedura di licenziamento, non c’è tempo da perdere inutilmente, occorre ritornare al tavolo e creare condizioni di confronto con il governo per trovare una soluzione Industriale seria e stabile per i lavoratori di via Argine e dell’indotto”. – continua sotto –
Striscione sul Maschio Angioino – Uno striscione con la scritta Whirlpool è stato affisso dagli operai dello stabilimento di via Argine su una delle torri del Maschio Angioino di Napoli. È una delle iniziative, in corso oggi, organizzate dalle tute blu per contestare l’annunciato avvio della procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori della fabbrica di Napoli Est. “Il nostro striscione – spiegano gli operai – arriva oggi in una delle roccaforti dove nel passato si difendevano le aree della città”. IN ALTO IL VIDEO