Aversa (Caserta) – Arriva agosto e dalle spiagge dove si godono il riposo, meritato o meno, arrivano, come da copione consolidato, voci di rimpasto in seno all’esecutivo appoggiato dalla maggioranza arcobaleno venuta fuori dai cambi di casacca dello scorso mese di dicembre. La prima ad essere sostituita potrebbe essere l’assessore con delega alla Cultura e allo Sport Luisa Melillo, criticata anche in seno alla maggioranza per lo scarso impegno che metterebbe (il condizionale è d’obbligo) nell’espletamento del proprio mandato. – continua sotto –
Melillo, ad oggi esattamente due anni dalla nascita dell’esecutivo targato Alfonso Golia, è l’unica reduce del gruppo originario, gli altri suoi compagni iniziali di cordata sono stati tutti sostituiti in questi ventiquattro mesi. Al suo posto dovrebbe subentrare Fortunato Allegro, docente di filosofia in pensione, ma noto soprattutto per essere il responsabile della libreria sociale “Il Dono”, una vera e propria fucina di iniziative sia culturali che sociali. Proprio a proposito di sociale, a lasciare la poltrona sulla quale si è seduto solo qualche mese fa, potrebbe essere Luigi Di Santo che detiene la delega alle Politiche sociali. La sua poltrona sarebbe stata chiesta dal gruppo de “La Politica che Serve” che nel sociale ha il suo punto di maggiore interesse. – continua sotto –
«Premesso – ha dichiarato in proposito il vicesindaco Marco Villano, rimasto a presidiare la casa comunale in questa settimana che porterà a Ferragosto – che la nomina della giunta è una prerogativa del sindaco, non mi risulta che ci siano in vista rimpasti nell’esecutivo. Si sono avuti alcuni ingressi poco fa ed ora il nostro obiettivo è andare avanti spediti per attuare il programma condiviso». «Se ci dovesse essere un ulteriore rimpasto, – ha dichiarato il capogruppo Pd, fazione dissidenti, Paolo Santulli – non mi meraviglierei. La politica, purtroppo, non c’entra. Si tratterebbe solo di equilibri mercenari in vista dell’approvazione del bilancio». – continua sotto –
Più articolata la risposta di Gianluca Golia, leader dell’opposizione: «Le voci di un rimpasto di giunta, in vista della piena ripresa dell’attività amministrativa settembrina, si susseguono sempre più insistentemente. Credo che nel mirino ci siano gli assessori alla cultura e alle politiche sociali; il primo oggettivamente fuori linea con la gestione delle attività culturali e sportive cittadine; il secondo decisamente fuori luogo rispetto alla linea super-pragmatica di qualche “responsabile” che deve esigere la fedeltà manifestata al sindaco nel dicembre 2020». «Il risultato – continua l’ex candidato sindaco del centrodestra – ad oggi non cambia: Aversa, a dispetto di quello che vogliono far credere, non brilla in iniziative culturali capaci di coinvolgere davvero (a prescindere dalle indubbie qualità professionali dell’assessore alla cultura ma, amministrare credo sia altro) e, il più delle volte, rese possibili solo dalle associazioni culturali presenti sul territorio e, non brilla nemmeno nella gestione dello sport in città, con palestre ancora off limits ed alcune associazioni sportive fortemente tartassate economicamente per poter usufruire del palazzetto dello sport». – continua sotto –
«Diverso – conclude Gianluca Golia – è il discorso che riguarda Di Santo, in aperto contrasto con alcuni consiglieri di maggioranza che, poco tempo fa, chiedevano la sua “testa politica” perché “lento nell’azione amministrativa”. Il docente universitario, in realtà, sarebbe in antitesi con gran parte della maggioranza, forse perché poco propenso ad un’azione spicciola ed ultra pragmatica, rispetto ad un’azione personale di profilo decisamente più elevato. Sarò curioso di vedere come evolverà la cosa, certo che poco o nulla cambierà e che, ahimè, Aversa sarà ancora teatro di molti proclami roboanti, di massime filosofiche prêt-a-porter e di poche azioni concrete».