Attenti alle banconote “false a metà”: un caso segnalato ad Aversa

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Probabilmente a tanti sarà capitato di ricevere come resto al supermercato una banconota da 5 o da 10 euro stropicciata o leggermente strappata, magari riattaccata con del nastro adesivo trasparente, mettendola nel portafogli senza badarci troppo, per poi utilizzarla per la spesa in un altro negozio o semplicemente per prendere un caffè al bar. E’ quanto è accaduto a chi scrive che recandosi, dopo la spesa, in un bar per acquistare delle polacche da portare a casa s’è visto restituire la moneta perché l’esercente ha affermato che molto probabilmente non sarebbe stata accettata dalla banca perché oggetto di una truffa che sembra sia in atto in città già da tempo. – continua sotto –

Naturalmente ho chiesto spiegazioni per comprendere in che modo si possa truffare qualcuno con una moneta di così piccolo taglio. Normalmente, una moneta falsa non è di piccolo taglio perché chi stampa denaro falso lo fa partendo dai 50 euro in su. Per questo tipo di truffa le cose non stanno così, come ha spiegato l’esercente che aveva già avuto occasione di toccare con mano questa realtà andando a depositare il denaro in banca dove, a suo dire, non l’avrebbero accettato. Il motivo sarebbe legato proprio alla presenza di quello scotch trasparente che univa in maniera precisa le tue parti della moneta. – continua sotto –

In pratica, secondo quanto raccontato dal commerciante, un pezzo di moneta era falso l’altro era autentico, di conseguenza chi avrebbe stampato denaro falso scegliendo tagli da 5 e da 10 euro, avrebbe tagliato metà delle banconote false e poi le avrebbe unite con la metà di altrettante autentiche, realizzando denaro falso “a metà” e raddoppiando il capitale di cui era in possesso. Considerando che la mia moneta non è stata accettata, e quindi non mi è stato possibile acquistare nulla, e considerando che l’esercente non avrebbe avuto alcun motivo di raccontare questa che possiamo definire truffa, è parso opportuno segnalare la notizia della possibile diffusione di monete parzialmente false che avverrebbe soprattutto nei supermercati dove la folla consentirebbe una rapida distribuzione delle monete senza che il cliente abbia il tempo o la volontà di verificare  monete che essendo distribuite nei supermercato. Per concludere mi pongo una domanda: verità o fantasia? Nel dubbio meglio raccontare la storia, non si sa mai.

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