Caserta – Archiviata la posizione dei medici indagati che visitarono e tennero in cura Salvatore Consolazio, il 39enne di Casagiove deceduto nell’aprile del 2019 all’ospedale di Caserta poche ore dopo essere stato ricoverato in preda ad un malore. – continua sotto –
La decisione del sostituto procuratore e del competente giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è giunta dopo la nomina, da parte del pubblico ministero Alessandra Pinto, dei consulenti tecnici per l’effettuazione dell’esame autoptico sulla salma: Ilaria De Vitis, dell’Università di Bari, e di Francesco Diurno, dirigente responsabile anestesista dell’ospedale Moscati di Aversa, affiancati da due consulenti medici legali – il dottor Pasquale Giugliano e il dottor Antonio Cavezza – nominati dalla difesa dei cinque sanitari finiti sotto accusa. La famiglia Consolazio, invece, è stata assistita dall’avvocato Benito de Siero e ha nominato il dottor Maurizio Mucinò consulente di parte. – continua sotto –
L’inchiesta aveva coinvolto i medici Silvia Mastropietro, Francesco Puorto, Marco Belletta, Francesco Carrino, tutti in servizio al reparto del Pronto soccorso casertano, e la dottoressa Angelina Merola, del reparto di Rianimazione dello stesso nosocomio. I cinque sono stati assistiti dagli avvocati Angelo Rossi, Raffaele e Gaetano Crisileo e Vittorio Giaquinto. – continua sotto –
Il caso venne alla ribalta della cronaca a seguito della denuncia sporta contro i sanitari dell’ospedale di Caserta dai familiari del 39enne che lamentavano un ipotetico caso di malasanità da accertare in ordine alla condotta dei sanitari intervenuti nel prestare assistenza al loro congiunto. La magistratura, con l’archiviazione, ha ritenuto corretto l’operato dei medici ed è giunta alla conclusione che la morte del 39enne è dipesa da cause naturali e non da negligenza dei sanitari.