Gricignano, la maggioranza Santagata: “Altri due ‘No’ a Biodigestore ed Ecoplus, basta impianti rifiuti”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “Due provvedimenti che rappresentano un’ulteriore testimonianza di impegno affinché nessun altro impianto di trattamento rifiuti venga realizzato sul nostro territorio”. Lo fanno sapere dalla maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Vincenzo Santagata dopo che il responsabile dell’area tecnica ha espresso due pareri negativi nei confronti dell’azienda “Ambyenta Campania”, interessata alla realizzazione dell’ormai famigerato “biodigestore”, e della “Ecoplus”, che intende insediare un nuovo impianto di trattamento e recupero di rifiuti speciali e da demolizione. – continua sotto – 

Per quanto riguarda il biodigestore, a seguito della nota pervenuta al Comune di Gricignano di Aversa lo scorso 27 luglio da parte dell’Eic – Ente idrico campano in merito al rilascio del nulla osta di idoneità idraulica e funzionale al sistema fognario e depurativo a ricevere e trattare reflui nell’ambito del procedimento di Via della società Ambyenta Campania, il responsabile dell’ufficio tecnico, architetto Ulderico Di Bello, per la seconda volta (la prima a gennaio) ha espresso “parere negativo in ordine dell’accettabilità dell’impianto di produzione di biometano da Forsu da realizzarsi nella zona industriale Asi”. – continua sotto – 

A tal proposito, il dirigente cita la relazione redatta dall’ingegner Francesco Girardi per conto dei comuni di Gricignano e Marcianise da cui si evince che “alcuni rifiuti di matrice liquido-oleosa, come ad esempio il tallolio ed altri, risultino non essere chiaramente avviati agli impianti di recupero di destino ma, con tutta probabilità, rischino di essere assorbiti e inclusi nei circuiti di reflui e collettati in fognatura pubblica”. Inoltre, “la portata di progetto relativa ai flussi di prima pioggia è non derivata da idonea indagine di tipo statistico, come invece è obbligatorio che sia”. Ancora: “Appaiono in parte destituite di fondamento le dichiarazioni effettuate e in parte non suffragate da adeguate valutazioni empiriche, in materia di matrici trattate e finalità produttive dei trattamenti delle stesse. In particolare, il proponente dichiara ‘Forsu’ più ‘Verde’. E’ dimostrabile, invece, che le quantità di tali rifiuti siano in numero e masse del tutto irrilevanti rispetto ai codici E.R. di stampo industriale avviati a trattamento industriale. Il proponente, inoltre, dichiara che l’attività industriale è imbastita per produrre compost e biogas quando in realtà la produzione di compost avviabile a recupero agronomico non è contemplata tra le attività produttive in progetto in quanto il fertilizzante made in Ue a cui è finalizzato l’impianto non è compatibile con l’utilizzo ai fini di ammendaggio agricolo, anzi sono da considerare rifiuti e non materie prime destinabili a recupero”. – continua sotto – 

Per la Ecoplus, invece, l’area tecnica ha comunicato all’azienda l’avvio del procedimento di diniego del permesso a costruire, considerata la “mancanza del nulla osta preventivo del consorzio Asi di Caserta” e che, pertanto, “non sussistono le condizioni di procedibilità della richiesta”.

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