“Per chi tra il personale scolastico non si vaccina non ci sono sanzioni: non può effettuare il proprio lavoro a contatto con i ragazzi, è una sospensione del rapporto di lavoro. Per i presidi che omettono il controllo ci sono sanzioni, e questo è normale. Noi siamo d’accordo con il Green pass ma chiediamo strumenti per i presidi: serve una unità di personale di segreteria in più in ogni scuola e serve una banca dati per consentire di conoscere chi non è in possesso del Green pass. Va fatto subito, altrimenti non è possibile garantire il controllo”. Così il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, a Sky. “Servono risorse per assumere personale di segreteria pari a circa 8 mila unità; si deve passare dalle parole ai fatti, attendiamo risposte a breve”. – continua sotto –
Il sindacato dei dirigenti scolastici Udir critica il provvedimento del Green pass sulla scuola: “viene scaricata per l’ennesima volta e in modo inaccettabile la responsabilità sulle scuole, che devono risolvere parte dei problemi legati ai trasporti, nominare un mobility manager e predisporre un piano degli spostamenti coerenti con i tavoli prefettizi entro il 31 agosto, con tempi troppo ristretti”, afferma. “Inoltre non si specifica come comportarsi con i fornitori in caso di sospensione di un’uscita didattica se cambia il quadro epidemiologico di una regione”. – continua sotto –
Udir auspica “un piano più vicino alle reali possibilità del mondo scolastico, evitando soprattutto che il focus sulla situazione emergenziale sia ancora una volta l’occasione per dimenticare di investire su aspetti strutturali necessari per una profonda riforma della scuola. Bisogna inoltre prevenire il burnout non sovraccaricando il personale di ulteriori compiti che si sommano allo stress legato alla precarietà della situazione emergenziale”. – continua sotto –
Il decreto sul Green pass, accusa il giovane sindacato, non tiene conto “delle difficoltà organizzative della scuola e dell’affaticamento del personale, provato dalle vicende legate alla pandemia. Le difficoltà risultano irrisolvibili in mancanza di un adeguato middle management e limitandosi all’assunzione di personale aggiuntivo, che dovrà avere il tempo di essere formato e che è previsto solo fino a dicembre. Ancora una volta si scaricano responsabilità sui dirigenti scolastici, divenuti punti di riferimento di un’autonomia scolastica ormai snaturata, aumentando la mole di lavoro delle segreterie”.