Aversa (Caserta) – I politici aversani, a partire dagli amministratori comunali, probabilmente sono i più strani che esistano al mondo. Perché non solo non portano a compimento quanto promettono nei programmi elettorali ma addirittura, come nel caso che stiamo segnalando, dopo aver lamentato l’assenza di parcheggi in zone residenziali, come parco Argo e parco Coppola, che, essendo state edificate nei primissimi anni ‘60, non sono provviste, per gran parte dei residenti, di garage e posti auto – così che, con l’aumento del numero di auto avvenuto in oltre mezzo secolo, oggi c’è “fame di parcheggi” per risolvere il problema – non hanno trovato di meglio che dipingere la città di blu per attivare un sistema di sosta a pagamento che sembra essere stato fallimentare e che tale appare anche nella nuova modifica fatta dall’attuale amministrazione senza pensare di realizzare parcheggi che potevano essere gestiti da personale comunale, così da poter incassare soldini ed eliminare i problemi dovuti al traffico caotico della città. – continua sotto –
La dimostrazione è quanto sta accadendo in via Botticelli, nel tratto compreso fra via Raffaello e via Belvedere. Lì una società autorizzata regolarmente dal Comune di Aversa sta realizzando parcheggi interrati e strutture sportive nell’area dell’ex Alifana, dismessa ed usata, come forse tanti ricordano, come pascolo per cavalli. Chi ha seguito le vicende della città come giornalista ricorda bene che quell’area, comprensiva anche di quella che oggi ospita il “parcheggio Roma”, era stata destinata a ben altri usi. C’era un progetto da realizzare, insieme alla Facoltà di Ingegneria, per edificarvi all’interno delle strutture da destinare a laboratori, per organizzare una zona di interscambio, consentendo di raggiungere Aversa dalla stazione, trovare in quella zona dei mezzi pubblici, che ancora oggi non esistono, e naturalmente creare uno spazio per parcheggio. – continua sotto –
Un progetto che fu presentato anche alla stampa dal sindaco dell’epoca ma che, come tanti progetti, è rimasto in un cassetto senza venire mai alla luce. In quell’area, oggi, grazie alla concessione di un permesso a costruire rilasciato nel 2012, si stanno realizzando da parte di una società privata un parcheggio interrato e una struttura sportiva. Eppure, stando a quanto affermò a suo tempo il sindaco Sagliocco, tutta l’area dell’ex Alifana era stata data alla città di Aversa con un accordo concluso dall’allora sindaco con la proprietà dell’area stessa. Questo, comunque, solo in teoria perché, da quello che si vede, i terreni dell’ex Alifana sono stati utilizzati da tutti senza apparente spiegazione per realizzare, da un lato, un’area chiusa con giostrina e parcheggio, dall’altro un parcheggio e sono state costruite anche delle abitazioni dove è possibile vedere parte dei binari della vecchia linea ferroviaria nelle aiuole che ornano alcuni edifici ed ora quanto è in corso d’opera nel secondo tratto di via Botticelli. – continua sotto –
Da queste considerazioni viene spontaneo domandare a chi guida la città se sia possibile che nessuno si sia reso conto di quanto è stato realizzato sul suolo dell’ex Alifana. Considerando che gli amministratori hanno permesso la cementificazione dell’Annunziata, con la realizzazione di un corpo di fabbrica nuovo in cemento armato che, inevitabilmente, ha alterato la struttura di un complesso storico della città, contribuendo anche economicamente, stando a quanto affermato dal sindaco dell’epoca, alla costruzione e considerando che oggi tacciono sulla nuova struttura in cemento che si intende realizzare all’interno della sede universitaria dell’Annunziata, viene logico, chiedere, inoltre, se davvero abbiano interesse per questa città o preferiscano che diventi terra di conquista da parte di tutti.