Aversa, 11 immobili abusivi verso l’abbattimento

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Riportare la legalità in un settore, qual è quello dell’urbanistica, con un’iniziativa che non ha precedenti nella storia amministrativa di Aversa. Undici immobili, o parte integrante di essi, saranno abbattuti in tempi brevissimi. Si tratta di immobili dichiarati abusivi e, conseguentemente, da abbattere con tanto di sentenza di diverse autorità giudiziarie, passate in giudicato, su iniziativa della Procura della Repubblica con conseguente condanna penale dei proprietari. – continua sotto –

A darne l’annuncio il vicesindaco Marco Villano che sta curando l’iniziativa insieme al primo cittadino aversano Alfonso Golia che ha richiamato l’attenzione su un settore che, di fatto, le amministrazioni precedenti non avrebbero tenuto in debita considerazione. «In bilancio – ha dichiarato l’assessore della giunta arcobaleno normanna – sono stati stanziati quasi 600mila euro per dare il via a questo atto che si attendeva da tempo». «Non era mai successo – ha continuato l’esponente provinciale del Partito Democratico – che l’amministrazione comunale desse il via ad attività di demolizione degli immobili di questo tipo. Da parte nostra, avevamo promesso in campagna elettorale che avremmo combattuto ogni abuso e stiamo rispettando le promesse. In venti anni non era mai successo e noi lo abbiamo fatto. Sappiamo che questa è la normalità, che così si dovrebbe fare, ma ad Aversa anche questo non c’era».

Insomma, una critica nemmeno tanta velata a quegli amministratori che li hanno preceduti senza fare quanto doveva essere fatto. Nello specifico, il dirigente dell’Ufficio Comunale Pianificazione e Gestione del Territorio, Raffaele Serpico, ha chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti anticipazioni per riuscire a giungere agli abbattimenti. Si tratta di: un immobile su suolo aversano, ma con ingresso in viale Kennedy di San Marcellino, colpita da una sentenza che risale al 2018; un immobile in via Saporito, zona case popolari, con la relativa sentenza del settembre 2009; un terzo immobile ubicato in via Cappellone, con sentenza che risale al 2010; sono ben sei, poi, le mansarde definite abusive, realizzate in via Michelangelo, da abbattere a seguito di sentenza che risale addirittura al 2005; la quinta pratica riguarda un immobile di via Porta San Giovanni dichiarato abusivo con una sentenza di quasi venti anni fa, nel maggio 2002; infine, un immobile di via dell’Archeologia divenuto abusivo con sentenza del 2009.

«Sostanzialmente, – ha dichiarato, da parte sua, il sindaco Golia – il comune deve procedere alla sanzione amministrativa, all’acquisizione e, infine, all’abbattimento». Quando gli viene fatto notare che atti dovuti in questi tantissimi anni nessuno ha messo in atto, il primo cittadino afferma: «Prima non so perché non si è fatto, noi li abbiamo previsti, Ignoro perché prima nulla si sia fatto. Nel caso della nostra amministrazione a me risulta che gli atti di competenza sono stati fatti perché su questa questione ho posto e chiesto molta attenzione da parte degli uffici comunali».

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