Aversa (Caserta) – “Aversa in ginocchio. Siamo a 25 milioni di disavanzo. Ai 19 milioni di debito dell’anno scorso, se ne aggiungono altri 6 della gestione Golia”. Così le consigliere comunali Eugenia d’Angelo e Luisa Motti che hanno occupato simbolicamente l’aula consiliare per denunciare, all’indomani della seduta del Consiglio comunale che ha visto l’approvazione del bilancio di previsione 2021, “di non aver potuto neppure intervenire per opporsi al provvedimento con cui l’amministrazione Golia aumenta la Tari (la tassa sui rifiuti) di 1 milione e 200mila euro”. – continua sotto –
“Altri milioni – spiegano le consigliere – sottratti alle opere pubbliche, bloccate, per coprire le spese correnti. Debiti fuori bilancio che non si pagano. Il sindaco Golia nel bilancio di Previsione ha stanziato solo 12mila euro per la cultura, 8 mila per le attività sportive, e nel 2020 ha riconosciuto 96 mila euro per incentivi ai dirigenti. Si può accettare? Ci sono i fondi per i dirigenti e non per le attività culturali, per lo Sport, per i cittadini. Ma questo è quanto il sindaco Alfonso Golia, con i suoi vecchi e nuovi sostenitori si sono votati l’altro ieri in notturna”.
“E non basta. – incalzano d’Angelo e Motti – I cittadini aversani dovranno pagare un forte aumento della tariffa per i rifiuti per il 2021. Perché? Violando le più elementari regole della democrazia, hanno votato di escludere gli interventi sulle proposte di emendamento: dopo la presentazione del proponente, solo un intervento contrario e nessuna discussione. Un fatto senza precedenti, che deve essere denunciato ai cittadini. Mai più un tale oltraggio ai diritti dei cittadini di essere degnamente rappresentati. Al silenzio per convenienza e contiguità dei consiglieri di maggioranza, si aggiunge quello per divieto di parola dei consiglieri di minoranza”.
“La mancanza di fondi – sostengono le due esponenti dell’opposizione – andava portata alla luce e affrontata due anni fa. La si è coperta con i soliti giochini contabili e oggi esplode in tutta la sua gravità: il taglio di 19 milioni di vecchi crediti del Comune di Aversa dà ragione a chi diceva che quei crediti erano falsi e rendevano, e rendono, falsi anche i bilanci. Quasi metà della maggioranza questo lo aveva evidenziato subito. Ma Alfonso Golia preferì raccattare i voti dall’opposizione e consegnarsi alle tecniche sopraffine dell’apparato, che avevano consentito di andare avanti “a fare spenti nella notte” per anni e anni”. – continua sotto –
“Aversa – concludono – è davvero sull’orlo del baratro. Ancora oggi, con l’organo straordinario liquidatore fuori alla porta, hanno l’ardire di riconoscere 96mila euro per incentivi ai dirigenti. Questo il grido, che stamattina si leva dalla sala consiliare simbolicamente occupata. Questo il grido di verità, che chiama i cittadini alla massima vigilanza di fronte a un’amministrazione che, oltre a non aver alcun controllo sulla città, mostra ormai di aver addirittura perso la testa”. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA