Aversa, Oliva potrebbe ricorrere al Tar e annullare Consiglio sul bilancio

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – La parte terminale del Consiglio comunale tenuto il 14 e 15 settembre potrebbe essere invalidata dal Tar se il consigliere di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva, decidesse di fare ricorso all’organo giudiziario per tutelare il suo diritto al voto. – continua sotto –

A rendere concreta questa ipotesi è il mancato rispetto delle norme contenute nell’articolo 13 del regolamento del Consiglio, relativo al comportamento dei componenti dell’Assise che chiarisce in maniera inequivocabile che un consigliere espulso dall’aula deve esercitare il suo diritto di voto, quando ci sono argomenti da votare. Ed è questo il caso di Oliva che, com’è si è potuto vedere nella diretta trasmessa su Youtube di quel Consiglio comunale, è stato allontanato dall’aula su richiesta del presidente Carmine Palmiero e con l’intervento della Polizia municipale.

Al momento di votare gli emendamenti, il consigliere di opposizione non è stato richiamato in aula e non ha potuto esercitare il suo diritto di voto, cosa che potrebbe rendere nulla quella votazione, obbligando il presidente del Consiglio a indire una nuova sessione per l’analisi degli emendamenti che sono stati bocciati dalla maggioranza che era l’unica forza politica presente in aula. Naturalmente, il tutto è sottoposto all’intenzione eventuale del consigliere Oliva di fare ricorso al tribunale amministrativo.

Capasso: “Solo liti e personalismi, un brutto momento per Aversa” – “Se accadesse sarebbe un fatto unico per il consiglio comunale della città di Aversa”, commenta Rosario Capasso, già consigliere comunale e provinciale, fondatore del movimento “Aversa a Testa Alta”. Al di là di questo episodio che potrebbe arrivare nelle aule giudiziarie del Tar, Capasso tiene a puntualizzare che “quanto si è visto nel Consiglio comunale del 14 e 15 settembre dal punto di vista politico rappresenta una sconfitta per i cittadini, una sconfitta per il Civico consesso, una sconfitta per chi ha dovuto mettere in campo l’estrema ratio dell’espulsione”. “Però, quello che tengo ad evidenziare – conclude Capasso – è che questo Consiglio comunale si contraddistingue per liti, personalismi e conflittualità ma poco parla di problemi della città, né cerca di affrontarli, mentre è molto improntato al litigio ad personam. Purtroppo, c’è ben poco di politica in questo civico consesso. E’ un brutto momento per la città”.

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