Aversa, strisce pedonali “disciolte” in due giorni: avviati accertamenti sui lavori

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Due giorni prima tutti a lodare il tracciamento di nuove strisce pedonali, ieri tutti a lamentarsi che quelle strisce in meno di 48 ore si siano “disciolte”. Succede in via Fermi, ad Aversa, nei pressi del liceo scientifico omonimo, ma la scena è simile a quella di altri posti della città nei quali erano state tracciate le strisce zebrate. Una situazione paradossale che ha scatenato la rabbia degli aversani, che si sono sentiti letteralmente presi in giro lanciando il classico crucifigge nei confronti dell’amministrazione comunale. – continua sotto –

A gettare acqua sul fuoco è l’assessore alla Sicurezza e Polizia municipale Giovanni Innocenti. «A fronte di un imprenditore che avrebbe operato male non si può incolpare l’amministrazione. – afferma l’esponente della giunta guidata dal sindaco Alfonso Golia – Sono certo che il dirigente Stefano Guarino, se verificherà, come sembra, che il lavoro non è stato fatto a regola d’arte, non autorizzerà il pagamento dell’opera. A meno che il lavoro non sia ancora in corso. L’amministrazione si sta attivando anche per l’installazione della segnaletica verticale considerato l’importanza della sicurezza stradale soprattutto nei pressi degli edifici scolastici».

Intanto, quanti entrano ad Aversa da Ponte Mezzotta, viale Olimpico, case popolari di Teverola, viale Europa, incappano da qualche giorno in un cartello che recita «zona di particolare rilevanza urbanistica». Una frase che poco si sposa con le condizioni urbanistiche di Aversa che non ha nemmeno un Puc, da anni in eterna approvazione. Perché questi cartelli allora? In queste zone non è obbligatorio rispettare la proporzione tra strisce blu e strisce bianche per la sosta. Ma, insieme ad essa, ci dovrebbero essere tanti altri provvedimenti, quali quelli per la riduzione dell’inquinamento e per il miglioramento della mobilità ecosostenibile, limitando la circolazione a mezzi inquinanti e la velocità massima dei veicoli, istituendo infrastrutture e regole che facilitino la circolazione pedonale e delle biciclette, linee di trasporto pubbliche a basso impatto ambientale e così via, dei quali, al momento, non vi è traccia, come ha fatto notare l’ex assessore della giunta Ferrara, Luca de Rosa.

«Nessun mistero, – ha spiegato il vicesindaco con delega alla mobilità Marco Villano – ma solo l’applicazione di una delibera che risale all’amministrazione guidata da Mimmo Ciaramella e che era stata richiamata anche nel capitolato della gara della sosta a pagamento. Una circostanza che non potevamo ignorare per non incappare nell’ennesima lite giudiziaria. Come si sa, comunque, abbiamo fatto e stiamo facendo molto per fare in modo di rendere le regole della sosta a pagamento più congeniali ai bisogni degli automobilisti».

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