Aversa (Caserta) – Più di 1 milione di euro recuperati nelle pieghe dei conti del comune. Fondi che saranno utilizzati per la manutenzione straordinaria delle strade cittadine e, soprattutto, anche se la vicenda è ancora in essere, riportare all’antico splendore piazza Marconi. Una attività, questa dell’amministrazione guidata da Alfonso Golia, grazie al lavoro del vicesindaco Marco Villano e l’apporto decisivo dei ministeri dell’Economia e dell’Ambiente. – continua sotto –
“Nel 2007 l’allora amministrazione Ciaramella – afferma Villano – acquista dalla regione l’ex ‘Capannone’ di via Saporito e inizia a pagare le rate del mutuo per un importo di circa 430mila euro, inserendo nel piano triennale la realizzazione di una palestra il cui progetto nel 2009 viene finanziato con fondi dello Stato per un importo di 600mila euro con obbligo di spenderli entro e non oltre il 2012 che ad oggi sono nel bilancio comunale vincolato”. “Nel 2013 – continua Villano – la nuova amministrazione comunica alla Regione di non voler procedere all’acquisto del Capannone e chiede la restituzione di quanto versato. Le due somme superano il milione di euro e nessuno mai prima di oggi ha pensato di impiegarli per attività che sono assolutamente necessarie”.
“Non sappiamo le ragioni di questo immobilismo e ci interessano poco – aggiunge – l’importante per noi è aver messo in campo un lavoro certosino che ci permetterà di avere subito a disposizione fondi per investimenti. Per sbloccare i 600mila euro, infatti, è stata decisiva la collaborazione della segreteria del sottosegretario Guerra con la cui collaborazione abbiamo individuato una legge del 2016 che permette di riutilizzare i finanziamenti stanziati. Fondi, dunque, che avrebbe potuto immediatamente utilizzare l’amministrazione De Cristofaro. Va aggiunto che non è l’unico caso in cui chi ci ha preceduto non è stato in grado di spendere finanziamenti già ottenuti”.
“Pochi mesi fa, infatti, – ha continuato il vice di Golia – ci ha contattato il ministero dell’Ambiente per chiederci la restituzione di un finanziamento per le piste ciclabili ottenuto nel 2008 e mai speso. Stiamo parlando di un contributo statale di cui era stato già erogato il 50%. Ci siamo messi al lavoro e abbiamo evitato la restituzione, abbiamo rimodulato progetto mantenendo la possibilità di nominare un mobility manager che ci permetterà di elaborare un piano traffico, per cui abbiamo avviato il confronto con l’università”.