Aversa, l’area ex Texas potrebbe essere di proprietà del Comune

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Il terreno sul quale sorge la ex Texas Instruments potrebbe essere di proprietà del Comune di Aversa. Mentre si sta ancora cercando di capire la portata e le conseguenze dell’annullamento da parte della giustizia amministrativa della delibera del 2010 che escludeva l’applicabilità del piano casa regionale nell’area dell’ex stabilimento della multinazionale statunitense, sono in molti, sia tra i politici che professionisti del settore che hanno lanciato un allarme: la delibera con la quale, agli inizi degli anni sessanta, il Consiglio comunale di Aversa cedette alla Texas il terreno per far realizzare lo stabilimento convincendola a non lasciare la città avrebbe previsto il ritorno del suolo in questione alla municipalità in caso di cessazione della produzione di chiusura dello stabilimento. Una circostanza che potrebbe essere verificata in poche ore ma, da quanto pare, in archivio quella delibera mancherebbe. A questo punto, ci sarebbe da verificare in conservatoria, ma si assiste ad una assurda melina e, al momento, il mistero continua ad essere tale. – continua sotto –

Intanto, sull’argomento si registra una proposta con tanto di presa di posizione da parte del consigliere comunale di opposizione Gianluca Golia che ha dichiarato: «Fermo restando che il diritto del singolo rimane il punto fondamentale da cui partire, in questo caso dei proprietari dell’area, credo sia opportuno che la politica cittadina si confronti su questo argomento. Sarebbe un’occasione importante per questa amministrazione creare un “tavolo di discussione trasversale”, dove tra maggioranza e opposizione, supportati da voci di esperti (esempio: progettisti e legali), si affronti il “caso Texas” in modo sereno e costruttivo, cercando le soluzioni che più si addicano a quell’area intesa come area strategica di sviluppo. Non bisogna sottovalutare, infatti, la posizione e l’estensione geografica di quell’area che ricade oggi, dopo uno sviluppo edilizio enorme rispetto ai tempi della sua edificazione, in un punto logisticamente strategico (oggi,  infatti, è presente lì una fermata della metropolitana, un’arteria cittadina di rapido accesso dai comuni dell’area a nord di Napoli, nonché come noto accesso agli assi mediani di Aversa Sud e Aversa-Giugliano, costruzioni residenziali, un grosso parcheggio nelle immediate vicinanze, delle strutture alberghiere e istituti scolastici) e che, eventualmente , contestualizzando bene la cosa, potrebbe rappresentare un vero e proprio volano per un’ulteriore sviluppo economico-strutturale per la città». – continua sotto –

«Questa eventuale riflessione bipartisan – continua Gianluca Golia – potrebbe essere fondamentale anche per la stesura del redigendo Puc, così da evitare sprechi di vaste aree che oltre a degradarsi ulteriormente, poco possono dare alla città. Mi auguro che questo invito venga accettato da questa maggioranza che si è sempre detta aperta al confronto sui temi importanti della città, dimostrando così un vero spirito costruttivo e sgombrando il campo da voci di potenziali speculazioni. La politica ha il compito di creare le condizioni affinché un’area, oramai in stato di abbandono, non continui a degradarsi ma essere mezzo utile per il recupero ed il rilancio di queste aree».

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