L’avvocato Francesco Castaldo ha impugnato davanti al Tar Campania il provvedimento del Ministero della Giustizia con il quale veniva sciolto il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord e nominato commissario l’avvocato avellinese Fabio Benigni. Da aggiungere che Castaldo propone ricorso «nella qualità di consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, nonché di presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli Nord». Insomma, Castaldo afferma che, dopo le dimissioni della maggioranza dei precedenti consiglieri, poiché non sarebbero stati contestuali, si sarebbe riformata l’integrità del consiglio stesso con il subentro dei non eletti che, poi, hanno nominato un nuovo presidente e un nuovo ufficio di presidenza. – continua sotto –
«Il 6 settembre 2021 – si legge nel ricorso presentato dall’avvocato Renato Labriola – veniva convocata una seduta di Consiglio in cui si è preso atto dei subentri ai consiglieri dimissionari. Sempre in data 6 settembre 2021 con pec indirizzata al Consiglio Nazionale Forense e al Ministero della Giustizia è stato trasmesso il Verbale di seduta consiliare del 06/09/21 avente ad oggetto la integrazione dei componenti del Coa, l’elezione del nuovo ufficio di Presidenza e la disamina di tutte le pratiche di ordinaria amministrazione pendenti». «In data 13 settembre 2021 – si legge ancora nel ricorso – come risulta da apposito verbale di seduta, si è proceduto sia alla trattazione degli affari di ordinaria amministrazione e sia alla celebrazione della cerimonia dei giuramenti dei neo avvocati e dei praticanti abilitati al patrocinio. Anche detto verbale è stato regolarmente trasmesso sia al Cnf che al Ministero in pari data. Pertanto dal 20 luglio 2021, data in cui vi era stato l’ultimo gruppo di dimissioni non contestuali, tenendo conto della pausa estiva di Agosto sancita ope legis vi sono stati solo quindici giorni effettivi di inattività e dal 6 settembre 2021 il Coa di Napoli Nord ha ripreso regolarmente la sua attività istituzionale senonché il Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di giustizia direzione generale degli affari interni ufficio II – ordini professionali e albi, nonostante le dimissioni degli undici consiglieri non fossero contestuali e nonostante fin dal 6 settembre 2021 avesse la altrettanto dimostrazione documentale che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord fosse regolarmente costituito nel numero legale e fosse funzionante nelle sue attività istituzionali, in data 9 settembre 2021 ha avviato la procedura di scioglimento».
La tesi del ricorrente si basa sulla mancanza di contestualità delle dimissioni che non avrebbe, quindi, causato lo scioglimento del Consiglio. Ma, in verità in giurisprudenza e in dottrina esistono opinioni divergenti sulla necessità della contestualità della maggioranza delle dimissioni. Comunque, il ricorso evidenzia: «Pertanto, il Consiglio ha sempre avuto in carica la maggioranza dei consiglieri e nella seduta del 6/9/21ha solo preso atto degli avvenuti subentri automatici. Si chiede, conseguentemente, archiviarsi il procedimento A sua volta, il Ministro della Giustizia, con ogni probabilità non ben informata nella corretta istruttoria che in data 6 settembre 2021 il Consiglio dell’Ordine di Napoli Nord si era regolarmente ricostituito in quanto le dimissioni degli 11 consiglieri non erano contestuali e quindi non erano da considerare ultra dimidium con effetto dissolutorio dell’organo – con decreto del 13 settembre 2021 ha disposto lo scioglimento del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli Nord, per essere cessati dalla carica oltre la metà dei suoi membri per dimissioni contestuali, nominando quale commissario straordinario l’avvocato Benigni, iscritto all’Ordine di Avellino». La parola passa ora ai magistrati amministrativi che sono chiamati a decidere sulla sospensione dell’efficacia del provvedimento di scioglimento e conseguente nomina del commissario.
