Gricignano, fitto caserma Carabinieri: Ministero condannato a risarcire 600mila euro al Comune

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Il Ministero dell’Interno dovrà risarcire 508.113 euro al Comune di Gricignano per il mancato pagamento dei fitti dell’immobile che ospita la stazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri. A stabilirlo il Tribunale di Napoli. Una cifra che, in realtà, avrebbe già superato i 600mila euro dal momento che vanno aggiunti interessi legali dal 2013 ad oggi. – continua sotto –

Ma per meglio comprendere la vicenda bisogna fare un passo indietro di 15 anni. Il 2 febbraio 2006 l’allora amministrazione Lettieri stipulò in Prefettura un contratto tra il Comune di Gricignano ed il Ministero degli Interni per la concessione, in comodato d’uso gratuito per sei anni, di un immobile, situato in via Vittorio Ronza, da destinare a caserma dei carabinieri. L’accordo prevedeva che, decorso il periodo di locazione gratuita, al Comune sarebbe stato corrisposto un canone di fitto annuale pari a circa 75.276 euro. Qualche mese prima, l’amministrazione aveva già concesso la locazione gratuita per cinque anni e, nel dicembre 2005, firmato il contratto preliminare. Ma agli inizi di gennaio era giunta, da parte della Prefettura, una nuova richiesta di sei anni, con l’impegno però che, terminato il comodato d’uso gratuito, sarebbe stato corrisposto al Comune di Gricignano un canone riferito ai valori di mercato al momento dell’occupazione dello stabile.

Occupazione che avvenne l’anno successivo, l’8 maggio 2007. Giunti al 7 maggio 2013, quindi concluso il periodo di sei anni, il Viminale avrebbe dovuto cominciare a versare il canone di fitto concordato. E invece da allora, e fino ai giorni nostri, il Comune non ha ricevuto un centesimo. Nel maggio 2015, quando era in carica l’amministrazione Moretti, il Comune si costituì in giudizio, rappresentato dall’avvocato Giuseppe Somma, per ottenere il rispetto degli obblighi contrattuali. Da quel momento sono trascorsi altri sei anni e finalmente, lo scorso 30 luglio, anche se la notizia è venuta a galla solo ieri, è arrivata la sentenza del giudice che ha dichiarato il Ministero dell’Interno inadempiente, condannandolo al risarcimento dei danni derivanti dall’occupazione “sine titulo” dell’immobile da maggio 2013 a gennaio 2020, liquidati in 508.113 euro, oltre interessi legali dalle singole scadenze, e al pagamento delle spese di lite (800 euro per esborsi e 18mila euro per compensi), oltre spese generali. Decisamente un bel “gruzzolo” che darà un po’ di “respiro” alle casse comunali e che ora, al di là di tempi e modalità di versamento, i cittadini auspicano sia investito per migliorare la vivibilità sul territorio.

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