Aversa (Caserta) – Il mercato ortofrutticolo «alternativo» di via Savoia, realizzato da una decina di operatori della struttura di viale Europa, è abusivo e va chiuso. Dopo le visite della polizia municipale e dei carabinieri, giunge a porre il sigillo giuridico) sempre che non vi sia una possibile impugnazione davanti al Consiglio di Stato, il Tribunale Amministrativo della Campania che dà ragione all’amministrazione comunale aversana, rappresentata dall’avvocatura comunale, con i legali Giuseppe Nerone e Domenico Pignetti, per conto del sindaco Alfonso Golia e dell’assessore al ramo Francesco Sagliocco. – continua sotto –
Come oramai noto, quando si capì che il mercato ortofrutticolo di viale Europa era stato chiuso e che i tempi sarebbero stati lunghi, utilizzando un terreno di proprietà di uno di essi, alcuni operatori, una decina, realizzarono un mercato alternativo nel tentativo di sbarcare il lunario. Carabinieri e Polizia municipale hanno, a più riprese, visitato il luogo giungendo al provvedimento di chiusura impugnato dagli interessati. Il Tar ha statuito, condannando alle spese i ricorrenti, che il provvedimento impugnato risulta legittimamente emesso nell’esercizio del potere sanzionatorio previsto dalla normativa, «stante l’abusività dell’attività di vendita esercitata dal ricorrente in locali privi di idoneo titolo edilizio, non essendo peraltro necessario il previo esercizio del potere di annullamento o di revoca in autotutela della S.c.i.a. commerciale». – continua sotto –
«Le attività commerciali per essere legittime – spiegano dalla casa comunale – sono ancorate alla perdurante regolarità sotto il profilo urbanistico-edilizio dei locali in cui essa viene posta in essere, con conseguente potere-dovere dell’autorità amministrativa di inibirne l’esercizio in locali abusivi». Nel caso di specie il responsabile dell’ufficio Urbanistica aveva anche rigettato l’istanza di condono edilizio. Si tratta di una prima ordinanza cautelare che ha affermato «pur sussistendo il lamentato pregiudizio, i motivi di ricorso non appaiono assistiti da adeguato fumus boni juris». «Lo ripeterò sempre – afferma nel commentare la vicenda il sindaco Golia deve continuare incessante la lotta per il ripristino della legalità. Essendovi stata condanna alle spese si procederà al recupero delle stesse anche mediante l’agente della riscossione». – continua sotto –
Intanto, continua il ravvedimento da parte degli operatori che per rientrare nella struttura di viale Europa si stanno mettendo in regola. Una quindicina gli attuali operatori presenti nella struttura che hanno pagato o rateizzato i propri debiti. Sono presenti 17 su 19 del lato del mercato che si affaccia su via Enrico Caruso, ovvero commercianti; 5 su 7 della batteria commissionari (quella ristrutturata). Inoltre, risultano aver chiuso il rateizzo altri 6 o 7 del lato della struttura che si affaccia sul consorzio agrario, zona non ancora ristrutturata oltre a qualche altro Commissionario in un altro lato non ristrutturato. – continua sotto –
Insomma, come già più volte evidenziato, continua a rimanere senza una soluzione il problema del rientro nella struttura mercantile per quegli operatori che, pur essendo in regola con i pagamenti nei confronti del Comune, di fatto non possono rientrare in quanto la zona non è stata ancora messa a norma. Proprio lì nulla è cambiato a distanza di oramai quasi due anni da quel famigerato 10 ottobre del 2019, quando, a seguito dell’ispezione dei carabinieri di Nas e Noe e degli ispettori dell’Asl, la struttura fu chiusa per motivi igienici e strutturali. Mancavano i bagni, le fogne e chi aveva necessità dei servizi igienici non si faceva scrupolo a soddisfare i propri bisogni tra i viali mentre si accumulavano rifiuti. Una situazione che andava avanti da oltre venti anni sotto gli occhi di tutti.