Casal di Principe, nessuna proroga su abbattimenti: il sindaco Natale si dimette per protesta

di Redazione

“Mi dimetto perché non mi sento di rappresentare uno Stato nel momento in cui si presenta con la sua faccia più torva”. Con queste parole il sindaco di Casal di Principe (Caserta), Renato Natale, ha formalizzato le dimissioni, annunciate qualche giorno fa. La decisione è stata adottata per protesta contro la scelta della Procura di Santa Maria Capua Vetere di non concedere un’ulteriore proroga all’abbattimento, previsto per domani mattina, di uno stabile abusivo situato in via Ancona, dove risiedono due famiglie indigenti con quattro bimbi. – continua sotto – 

Le dimissioni, già preannunciate nei giorni scorsi, nascono dall’epilogo della vicenda della demolizione di una casa abusiva; vicenda in cui il sindaco, con tutta la sua amministrazione, sottolinea di non aver mai voluto bloccare il provvedimento della Procura di Santa Maria Capua Vetere di demolizione, previsto per giovedì 2 settembre, di un fabbricato abusivo dove vivono due famiglie con quattro bambini minori, fra i 3 e i 7 anni di età, “ma solo fare di tutto per ridurre il danno psicologico che, nei fatti, hanno già subito i minori interessati alla vicenda”. Alla Procura sammaritana era stata chiesta una proroga ulteriore (dopo una prima concessa nei mesi scorsi) dell’abbattimento delle due case abusive per permettere il completamento dei lavori di un bene confiscato in via Baracca dove alloggiare le due famiglie. Ma nessuna proroga è giunta, neanche dal Parlamento, nonostante la pandemia. – continua sotto – 

Collaboratori e cittadini hanno chiesto al sindaco di ripensarci e al suo fianco si sono schierati Alfonso Golia, sindaco di Aversa, Vincenzo Caterino, sindaco di San Cipriano d’Aversa, altro centro fortemente interessato da abusivismo e abbattimenti, insieme a tanti sindaci dell’agro aversano. “Solo a Casal di Principe – ha detto Natale – sono almeno 1400 le case dichiarate abusive con sentenza, 300 nel vicino comune di Casapesenna, 1600 a San Cipriano d’Aversa, e si tratta quasi tutte di case abitate da famiglie non abbienti. Sempre a Casal di Principe, per 250 abitazioni c’è l’ordine esecutivo di demolizione. Per ogni abbattimento è il Comune a farsene carico, per cui accanto al dramma abitativo si pone anche un problema di risorse pubbliche”. – continua sotto – 

“Con la Cassa Depositi e Prestiti – ha aggiunto il dimissionario sindaco – abbiamo acceso mutui per 1,6 milioni di euro per undici abbattimenti; ogni demolizione costa tra 150mila e i 200mila euro. Se pensiamo che sono 250 le abitazioni a Casal di Principe per cui c’è un ordine esecutivo di abbattimento, arriveremmo alla cifra-monstre di 35 milioni di euro solo per il mio Comune. E pensare che la Cassa Depositi e Prestiti ha accantonati 50milioni per le demolizioni”. Intanto, in serata si terrà un sit-in di protesta a Casal di Principe. IN ALTO IL VIDEO

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