Green Pass a scuola, primi casi di prof spediti a casa

di Redazione

Nel giorno di presa di servizio a scuola spuntano i primi casi di prof spediti a casa poiché sprovvisti di “Green Pass” o in qualche caso anche per problemi di lettura del codice o di mancato aggiornamento della situazione sanitaria. Si è trattato del primo banco di prova in occasione degli esami di recupero del debito formativo, con controlli manuali attraverso la App “VerificaC19”, in attesa che venga messa a punto la piattaforma che agevolerà le procedure. – continua sotto – 

A Torino due docenti di una scuola superiore hanno fatto denuncia ai carabinieri dopo essere stati respinti dal preside. Sono Giuseppe Pantaleo e Alisa Matizen, docenti al “Curie-Levi”, nella sede di via La Salette.  Questa mattina si sono presentati con un certificato scritto da un medico che non è stato ritenuto valido per l’accesso nella scuola. Alisa Matizen è nota per la sua attività nel movimento Pas (Priorità alla scuola). Giuseppe Pantaleo ha denunciato il dirigente scolastico per abuso d’ufficio. Lo ha fatto, assistito da un avvocato, alla stazione carabinieri di Pozzo Strada, in città. La sua collega Matizen, invece, precisa di non avere presentato alcuna denuncia. “Non sono un No Vax né un negazionista – precisa Pantaleo – ma, essendomi informato, ho dubbi, obiezioni su questo vaccino. E non mi sono vaccinato per mie patologie pregresse”. Oggi ha presentato un certificato di un medico di Medicina Generale con l’esenzione per ragioni sanitarie. Documento che non è stato ritenuto valido dal dirigente scolastico. – continua sotto – 

Sempre a Torino, al Liceo Cattaneo, una docente con Green Pass valido, riportato sull’app “Io” e stampato, ha dovuto contattare la farmacia di riferimento perché c’erano problemi nella lettura del codice. La situazione si è però risolta in pochi minuti e la professoressa ha potuto accedere alla struttura, partecipando al collegio docenti. In provincia di Pordenone, a Roveredo in Piano, una maestra si è presentata senza green pass all’asilo nido provato, dove lavora da 20 anni, ed è stata rimandata a casa. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani per verbalizzare il diniego di ingresso. Casi anche in Sardegna dove si è verificato qualche caso di mancata accettazione per disguidi informatici. In diversi istituti, inoltre, il green pass risultava “non valido” per alcuni docenti che nei mesi precedenti avevano contratto il Covid, erano guariti e avevano ricevuto la prima dose di vaccino, dunque che avevano completato il ciclo vaccinale non essendo necessario il richiamo. Eppure, molti di questi hanno dovuto rivolgersi alle Asl di competenza per chiedere l’aggiornamento della loro situazione sanitaria e un nuovo green pass.

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