Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato al Rione Terra a Pozzuoli (Napoli) per visitare il progetto “Puteoli Sacra” all’interno della cattedrale di San Procolo. Il capo dello Stato è stato ricevuto dal vescovo Gennaro Pascarella e dal sindaco, Vincenzo Figliolia. Mattarella è accompagnato dal ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e dal presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca. Tra i presenti anche l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ed i sindaci del comprensorio flegreo. – continua sotto –
Matarella, poi, ha incontrato gli operatori della “Fondazione Regina Pacis”, che lavora nel recupero ed il reinserimento sociale di giovani e donne dell’area penale. Il presidente ha ascoltato brevi testimonianze sul progetto “Puteoli Sacra”, animato dalla “Fondazione Regina Pacis”, del direttore della Fondazione e Cappellano dell’Istituto Minorile di Nisida, don Gennaro Pagano, di Dragana, una donna di 26 anni, che partecipa al progetto, del 24 enne Luigi Cappella, ex ospite dell’Ipm di NIsida, ora chef e studente dell’Istituto alberghiero, e di Danilo Venditto, educatore professionale. Dopo l’incontro Mattarella ha visitato il Museo di Arte Sacra che si trova al Rione Terra, luogo di insediamento della colonia romana di Puteoli, nel 194 a.C., soffermandosi davanti al quadro di Artemisia Gentileschi, da poco rientrato a Pozzuoli dall’esposizione ad una mostra del British Museum.
“Detenzione non sia macchia indelebile” – Al suo arrivo il Capo dello Stato ha salutato un gruppo di ragazzi provenienti dell’Istituto minorile di Nisida, che ha visitato stamattina a Napoli, ai quali ha fatto gli auguri.”La detenzione è come una cicatrice che nel corso del tempo scompare. L’importante è che non sia in alcun caso motivo di emarginazione, accantonamento, preclusione”, ha detto Mattarella rispondendo ad alcune domande dei ragazzi dell’istituto penale per i minorenni di Nisida. “Ci sono tante persone che sono state detenute e hanno poi avuto esperienze di successo nella vita; non succede solo nei film. L’importante è che la detenzione non si traduca in una macchia indelebile ma sia una cicatrice che scompare. C’è il dovere di agevolare il reinserimento nella vita sociale”, ha concluso. – continua sotto –
Lettere da disoccupati e operai Whirlpool – Una lettera del gruppo di disoccupati del movimento napoletano ‘7 novembre’ è stata consegnata da un loro rappresentante al segretario generale della Presidenza della Repubblica in occasione della visita del Presidente. I disoccupati stamane, in attesa dell’arrivo di Mattarella, si erano radunati in piazza della Repubblica con l’intenzione di far sapere al presidente le loro ragioni. A Mattarella è stata consegnata anche una lettera degli operai della Whirlpool di Napoli: “Egregio Presidente Mattarella, le scriviamo per chiedere un Suo diretto interessamento sulla vertenza: non permetta che una lotta civile, democratica e giusta, possa subire un colpo tale da dimostrare che chi sta dalla parte dello Stato, crede nelle istituzioni e pretende il rispetto dei propri diritti in maniera civile, possa scoprire di avere torto e di venire abbandonato da chi ha giurato nelle Sue mani di difendere la Costituzione, i cittadini e il proprio Paese”.
“In due anni – ricordano i lavoratori Whirlpool – tante sono state le promesse e gli impegni dei vari ministri e governi, che da Lei incaricati, si sono avvicendati sulla nostra vertenza, ma ad oggi nessuna risposta concreta e nessuna soluzione è stata prospettata e, cosa peggiore, nessuno è riuscito a ribadire che in Italia gli accordi vanno mantenuti e le istituzioni ed il Paese vanno rispettati. Siamo a pochi giorni dalla chiusura della procedura di licenziamento collettivo e il governo ancora non ci convoca, sul progetto che dice di stare predisponendo, per trovare una soluzione di respiro in grado di competere o di essere all’altezza degli accordi sottoscritti con la Whirlpool, nonostante gli impegni diretti del Presidente del Consiglio Draghi che ci ha assicurato, quando lo incontrammo in visita al carcere di Santa Maria Capua Vetere, il suo interessamento diretto e un impegno ai massimi livelli del governo”.
“Ci permetta Presidente – continua la lettera – di sottolineare la peculiarità in questo momento della vertenza: la Whirlpool dopo la Pandemia, a differenza di quando dichiarò di voler chiudere Napoli, è piena di lavoro e ha circa 800 interinali impegnati nelle altre sedi d’Italia; non ha onorato impegni istituzionali senza mai riuscire a spiegare industrialmente la sua scelta di spostare le lavatrici top di gamma destinate a Napoli in altri siti; non si è avvalsa delle 13 settimane covid a costo zero per supportare eventuali scenari per uscire da una difficoltà che è dovuta alla sua scelta di delocalizzare; continuerà a chiedere supporto e agevolazioni per le altre produzioni presenti in Italia, nonostante nel momento in cui il Paese ha bisogno di ridurre l’impatto sociale e ci sono le condizioni di mercato per farlo, non receda da una scelta puramente economica e speculativa”. “Crediamo e Le chiediamo un suo intervento – concludono le Rsu – perché questo è il momento, anche a fronte del Pnrr che consente di gestire fondi importanti per lo sviluppo del mezzogiorno, per far valere l’azione di governo a difesa di lavoratori che in questi due anni hanno resistito con dignità, decoro e rispetto delle istituzioni e rappresentano la parte sana della società in un territorio difficile in cui ogni insediamento produttivo, ed in particolare quello della Whirlpool, rappresenta un presidio di legalità”. IN ALTO IL VIDEO