Napoli – Un ordigno è stato fatto esplodere ieri sera nel cortile di un condominio in via Piscettaro, nel quartiere di Ponticelli, area orientale di Napoli. Due persone sono rimaste ferite in modo lieve: la deflagrazione, infatti, ha infranto i vetri di due abitazioni e alcune schegge hanno colpito una mamma e il figlio 14enne. – continua sotto –
Sul caso indagano gli agenti del commissariato Ponticelli. Non si esclude un atto intimidatorio maturato in ambienti di camorra poiché nell’edificio abita una persona ritenuta continua al clan de Micco, in lotta con i Casella.
A denunciare l’accaduto è il “Comitato di liberazione dalla camorra” di Napoli Est. “Sappiamo che la battaglia per liberare Ponticelli dall’arroganza e protervia della camorra – spiegano – è lunga. L’ordigno contro l’abitazione di un esponente del clan De Micco è purtroppo l’ennesima conferma”. “Siamo preoccupati – continua il comitato – perché nella periferia Est di Napoli, le strade, i rioni e i cortili continuano ad essere campi di battaglia. L’ennesimo attentato dinamitardo è avvenuto a 50 metri da dove sorge il monumento per le vittime innocenti dell’agguato dell’11 novembre del 1989 quando una paranza di killer fece fuoco all’esterno del bar gelateria Sayonara”.
Il comitato sottolinea nuovamente “l’importanza di tenere accesi i riflettori sui quartieri di Ponticelli, San Giovanni a Teduccio e Barra. Al terrore camorrista – dicono – continuiamo a rispondere con la mobilitazione e le iniziative messe in campo in questi mesi con associazioni, cooperative, volontariato, comitati, scuola e chiesa. Il nostro appello lo rivolgiamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine affinché oltre a mettere in sicurezza il territorio, si costruiscano vere e concrete opportunità per dare una alternativa di vita”.