Rincari bollette luce e gas: non sarà del 40% ma intervento Governo non basta per azzerarli

di Redazione

Il temuto aumento previsto a ottobre non sarà del 40%, come previsto, ma il provvedimento del governo per calmierare le bollette di luce e gas non basterà ad azzerare del tutto i rincari. Solo per i nuclei familiari più poveri (circa 3 milioni) che beneficiano del bonus, il balzo dei costi per l’energia in casa dovrebbe essere nullo. Per altri utenti, invece, gli aumenti potrebbero essere almeno del 20%. – continua sotto – 

I provvedimenti del Governo – L’esecutivo ha stanziato circa due miliardi e mezzo, di cui 2 per la bolletta della luce (compensati per 700 milioni con il ricavato delle aste di Co2 e con il trasferimento di 1,3 miliardi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali) e 480 milioni per il taglio degli oneri generali sulla bolletta del gas. Dopo l’intervento di luglio da 1,2 miliardi per ridurre i rincari del terzo trimestre, procede adesso a eliminare per l’ultimo trimestre del 2021 gli oneri generali del gas per tutti, e dell’elettricità per le famiglie e le piccole e piccolissime imprese (nella bozza del decreto si parla di interventi su utenze “domestiche” e “non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW”). In totale si tratta di 32 milioni di utenze (26 milioni di famiglie e 6 milioni di Pmi) che vedranno azzerati gli oneri di sistema (soltanto una delle varie voci della bolletta). Sul gas, novità dell’ultima ora, ci sarà anche il taglio dell’Iva che passerà al 5% (dal 10% che pagano le famiglie e dal 22% per le imprese).

Bonus sociale automatico – A questi fondi si aggiungono 450 milioni che andranno a rafforzare il bonus sociale – che da quest’anno arriva in automatico a chi ne ha diritto – per le famiglie in difficoltà economica e con malati gravi. Le agevolazioni saranno rideterminate dall’Autorità per energia per il trimestre ottobre-dicembre per “minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura”. I parametri per accedere allo sconto restano inalterati – nuclei con Isee entro gli 8.265 euro, famiglie con almeno 4 figli a carico con Isee non superiore a 20mila euro e titolari di Reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza, ma anche utenti in grave condizioni di salute – mentre sarà rimpolpato il bonus fino a essere “tendenzialmente azzerati – fa sapere Palazzo Chigi – gli effetti del futuro aumento della bolletta”.

Aumento prezzo materie prime – Intervenendo all’assemblea di Confindustria, poche ora prima dell’approvazione del decreto taglia-bollette, il premier Mario Draghi ha spiegato: “Per quanto riguarda il prezzo delle materie prime, l’aumento è in parte temporaneo perché legato alla forte ripresa dell’economia globale. Già quest’estate abbiamo approvato un intervento per arginare i rincari e per aiutare le imprese di costruzione impegnate in opere pubbliche. Anche l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità è legato a fenomeni in parte transitori”. – continua sotto – 

Draghi: Occorre intervento europeo – “In assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire intorno al 40%, e quello del gas del 30%”, ha ricordato il premier, parlando alla platea di Confindustria, prima dell’approvazione del decreto, ribadendo che a queste misure di emergenza per contenere aumenti dovrà seguire “un’azione più strutturale” e comune a livello europeo. Per questo motivo, i rincari non saranno azzerati del tutto con l’intervento del governo.

Bollette saliranno comunque, Unione Consumatori chiede intervento anche su accise – L’eliminazione degli oneri di sistema dalle bollette annunciata da Draghi, dunque, non basterà a cancellare totalmente gli aumenti che ammonteranno comunque su base annua ad oltre 100 euro per la luce e 260 euro per il gas. E’ il calcolo dell’Unione nazionale consumatori che chiede di intervenire anche su accise, addizionali regionali per il gas e Iva. L’annullamento totale degli oneri implicherebbe, su una bolletta media per la luce pari a 562 euro, una riduzione pari a 113 euro, a fronte, però, di un aumento teorico (quello prospettato da Draghi del 40%) di 225 euro. Insomma, la bolletta salirebbe, comunque, su base annua, di 112 euro. Per il gas, su una bolletta per la famiglia tipo da 1.028 euro, l’azzeramento degli oneri la abbasserebbe di appena 45 euro, a fronte del rincaro prospettato da Draghi del 30%, pari a 308 euro, con un rialzo finale pari a 263 euro in un anno.

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