Rischio rincaro pane in Campania: produttori ascoltati in Regione

di Redazione

“Non consentiremo che il prezzo del pane, bene primario, aumenti con tutte le conseguenze negative che esso comporterebbe. Per affrontare questa grave problematica costituiremo un tavolo ‘verde’ regionale sull’aumento dei prezzi, chiederemo un incontro urgente con il prefetto di Napoli e con il ministro Stefano Patuanelli affinché il governo intervenga tempestivamente ed efficacemente. Il rischio è anche quello di favorire una recrudescenza della camorra nel settore della panificazione. Inoltre, promuoveremo una modifica della legge regionale 2/2005 sull’obbligo del confezionamento del pane”. Lo ha annunciato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Campania, nel corso di una audizione che si è svolta stamattina con i rappresentanti delle associazioni dei panificatori. – continua sotto – 

Presenti anche il segretario della commissione Salvatore Aversano (M5S), il questore alle Finanze del Consiglio regionale Andrea Volpe, i componenti della commissione e l’assessore regionale con delega all’Agricoltura Nicola Caputo (nella foto). “Abbiamo chiesto con urgenza l’audizione in commissione – ha spiegato Domenico Filosa, presidente di Unipan, associazione che riunisce i panificatori campani – per sollevare nella sede istituzionale il problema gravissimo causato dall’aumento del grano e della farina, che sta mettendo le nostre aziende in grave difficoltà. Si rischia il raddoppio del prezzo del pane che potrebbe arrivare fino a 4 euro al chilo”. “Abbiamo sollevato il problema da tempo ma, ad oggi, non è stata adottata alcuna reale iniziativa per fermare il prezzo del grano e della farina – ha osservato Filosa – ma anche dell’elettricità e del gas, che sono aumenti speculativi. Rischiamo di chiudere le nostre aziende e provocare nuova disoccupazione. Inoltre questa situazione può provocare una recrudescenza della camorra nel settore della panificazione e nuova illegalità ed abusivismo”.

“Porrò la questione all’attenzione della conferenza delle Regioni – ha annunciato l’assessore Caputo – affinché si assuma una posizione comune ed ufficiale delle Regioni per affrontare questo grave problema, che colpisce soprattutto le realtà Sud, e al ministro Patuanelli, ma il problema va affrontato in maniera più netta, a cominciare dalla costituzione di un tavolo di confronto regionale, e agendo sul piano nazionale per proteggere i nostri prodotti agroalimentari e spingere sull’autonomia energetica del Paese”. Per Carmine Pacchiano, presidente dell’associazione provinciale panificatori di Napoli, bisognerebbe intervenire “innanzitutto con il credito di imposta per sollevare le imprese dal peso fiscale, e poi bisognerebbe modificare la legge regionale 2/2005 che prevede l’imbustamento del pane per ridurre il rischio di sanzioni a carico dei panificatori e garantire che nei panifici non si utilizzino materie prime di bassa qualità”. IN ALTO IL VIDEO

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