Aversa, accoltellato per difendere compagna da aggressione: Polizia arresta il responsabile

di Daniela Rosato

Aversa (Caserta) – Svolta nel tentato omicidio di Ivan Zator, l’uomo accoltellato in via Seggio nella tarda serata dello scorso 9 ottobre. All’alba di stamani gli agenti del commissariato di Polizia di Aversa, diretto da Antonio Sepe, hanno tratto in arresto il 52enne M.M., conducendolo in carcere su disposizione del gip del Tribunale di Napoli Nord. – continua sotto –

Secondo quanto emerso dalle indagini, a seguito di una banale lite avvenuta all’esterno di un bar del centro di Aversa, Zator, di origine ucraina ma da anni in Italia, mentre consumava una bibita e delle patatine ad un tavolino insieme alla compagna, veniva prima aggredito verbalmente e poi seguito, minacciato e, infine, accoltellato al basso ventre da una persona che era rimasta sul posto ad osservare l’arrivo della polizia ed il trasporto della vittima in ambulanza all’ospedale “Moscati” della città normanna dove, grazie alla tempestività dei soccorsi e ad un intervento chirurgico, scampò alla morte.

L’autore dell’accoltellamento veniva individuato attraverso le dichiarazioni di Zator e della compagna che, fornendo una puntuale descrizione dell’aggressore, consentivano di identificare proprio quell’uomo che avevano controllato poco prima sul luogo del delitto. Il racconto delle vittime, confermato dal titolare del bar quanto alla genesi della discussione verbale che ha preceduto l’accoltellamento, faceva emergere con chiarezza anche l’indole altamente criminale dell’indagato ed una personalità priva di freni inibitori, cinica e violenta. Zator, infatti, sarebbe stato accoltellato per aver difeso la sua compagna dall’aggressione dovuta a futili motivi legati alla consumazione di patatine.

Un episodio che aveva scosso fortemente la comunità aversana, anche alla luce delle violenze consumatesi negli ultimi mesi proprio nei luoghi della “movida” cittadina che alterna serate all’insegna del sano divertimento a momenti di risse e aggressioni, tant’è che sia da parte dell’amministrazione comunale che degli stessi titolari dei locali è sempre più forte la richiesta di maggiori controlli.

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