Aversa, cassa armonica intitolata a Vito Russo e area standard agli Scout

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Intitolazione al maestro aversano Vito Russo la cassa armonica di piazza Principe Amedeo, affidamento dello standard di via Cilea per i prossimi dieci anni agli scout dell’Agesci Aversa I, riduzione dei metri quadrati per poter ricevere una compostiera domestica, il riconoscimento di un debito fuori bilancio da 150mila euro da riconoscere a seguito di una vertenza giudiziaria all’ex dirigente Pietro d’Orazio che si era visto negare il completamento di un contratto a termine di due anni dalla precedente amministrazione. – continua sotto – 

Sono questi gli argomenti discussi nel pomeriggio di ieri dal consiglio comunale riunito in seconda convocazione, dopo la seduta andata deserta martedì pomeriggio. Una seduta che ha visto, quando si era concluso il tempo di intervento della consigliera Eugenia d’Angelo per illustrare una proposta di avviso pubblico per la gestione del Parco Pozzi, continuare nella lettura della mozione stessa il sindaco Alfonso Golia. In precedenza, il consiglio ha votato all’unanimità la mozione dei consiglieri comunali Pd Paolo Santulli ed Eugenia d’Angelo di intitolare al maestro Vito Russo la cassa armonica di piazza Principe Amedeo, in via di recupero totale nell’ambito del progetto dei sagrati delle 100 chiese. Russo ha avuto notorietà nazionale ed è considerato il padre della corrente musicale che ha avuto il suo massimo epilogo in Pino Daniele. Come da promessa del sindaco Alfonso Golia, la conferma della cessione in comodato d’uso decennale dello standard di via Cilea agli scout dell’Agesci.

«Accolgo con favore – ha dichiarato il consigliere comunale di FdI Alfonso Oliva, che in estate aveva fatto tenere una seduta sull’argomento – questa decisione, ma voglio anche ricordare che c’è un ricorso pendente davanti al Tar Campania contro il silenzio dell’amministrazione comunale ad una richiesta di affidamento da parte di una scuola privata ed è necessario che il Comune depositi questa delibera, una volta approvata, per evitare la nomina di un commissario ad acta che potrebbe vanificare gli effetti di questa delibera».

In Consiglio, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Elena Caterino, la modifica al Regolamento comunale per il compostaggio domestico. «Visto che non tutti i cittadini hanno grandi spazi esterni, – ha dichiarato l’assessore – abbiamo deciso di ridurre la disponibilità di trenta metri quadrati richiesti in precedenza con venti metri quadrati per dare l’opportunità a più utenti di adottare una compostiera». Ultimo, ma solo in ordine di discussione, il debito da 150mila euro nei confronti dell’ex dirigente. L’ennesima tegola su casse comunali martoriate e con il paradosso di avere un organico sguarnito, ridotto al lumicino, soprattutto per quanto riguarda i dirigenti, e pagarne uno senza che abbia lavorato.

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