Aversa in preda ai vandali: “spariti” cestini gettacarte

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Dopo le biciclette condivise rubate e le stazioni di sosta vandalizzate, dopo i contenitori per rifiuti distrutti, dopo i monumenti ridotti a lavagne dove sfogarsi con vernici e pennarelli indelebili, dopo le decine di grate dei tombini depredati, è la volta dei cestini gettacarte rubati senza che ci sia stato nemmeno il tempo che il cemento alla loro base si asciugasse. Aversa sembra essere sempre più preda di teppisti che si sentono padroni della città, come stanno a dimostrare anche gli episodi delittuosi, tre accoltellamenti in dieci giorni, che costellano la famigerata movida cittadina. Poco più di 24 ore per far sparire cestini gettacarte installati nel centro cittadino. – continua sotto –

Una situazione che fa letteralmente sbottare il sindaco Alfonso Golia, proverbialmente paziente. «Gli aversani – afferma il primo cittadino – non sono questi. Aversa è un’altra cosa. Questi sono delinquenti, disinnamorati dei beni comuni. È un’azione che condanno senza se e senza ma. Rubare un cestino appena messo, imbrattare un monumento è il classico comportamento di chi non ama la città. Per migliorare la città, oltre ad una buona programmazione ed al miglioramento dei servizi, serve una grande rivoluzione culturale. Tutti devono fare la propria parte. Rispettare la città, rispettare i beni comuni rispettare le libertà altrui. Noi lavoreremo per accompagnare questo processo culturale ci assumiamo la nostra quota di responsabilità per vincere questa sfida». «Aversa – continua Golia passando al caso concreto – è una città bellissima e non lasceremo a questi delinquenti di infangare la nostra storia e la nostra città. Meno di 48 ore. Il cestino non c’è più. Una vergogna. Un furto? Un dispetto alla collettività? Poco cambia. Mentalità da delinquenti, non rispettosi dei beni comuni. Lo scopriremo presto, questione di tempo, con le immagini delle video sorveglianza che i nostri agenti della polizia municipale stanno visionando. Prenderemo questi sciacalli. Difenderemo la città ad ogni costo. Aversa non siete voi. Aversa è altro».

Nella stessa scia, dall’opposizione, Gianluca Golia: «I continui episodi di inciviltà che si registrano in città, non ultimo un cestino divelto in via Seggio dopo poche ore dalla sua installazione, ci fanno rendere conto di quanto sia presa d’assalto la città. Purtroppo, il senso di non appartenenza alla propria terra di queste nuove generazioni, si percepisce anche in questi atti scellerati e disdicevoli che condizionano in modo negativo il viver civile della stragrande maggioranza dei cittadini». «Purtroppo la città, in determinate ore ed in determinati giorni, – continua il consigliere – diventa preda di queste persone che il cervello lo lasciano a casa, munendosi accuratamente però, di atteggiamenti da guappi di cartone e super eroi al negativo; sarebbe assurdo poter controllare ogni centimetro della città, in questo non mi sento di dare alcun tipo di responsabilità alle forze dell’ordine che, oltre al loro impareggiabile impegno, non riescono comunque a far fronte a certe dinamiche». «Confido sempre – conclude Golia – in un mix di valide soluzioni capaci almeno di poter individuare i soggetti che, in preda a deliri di stupidaggine (alimentati anche da alcol e droghe), si dedicano a tali angherie; in questo caso, il rafforzamento della video sorveglianza, potrebbe avere un ruolo quanto mai importante». Significativo il commento di Elisabetta Chirico, un’aversana: «Il problema non è, come vorrebbero far passare alcuni, questi cestini, come sono fissati, ma l’inciviltà delle persone. Potrebbero anche essere solo poggiati, non capisco il senso di rimuoverli. Siamo messi male».

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