Aversa, interrogazioni “snobbate”. Golia: “Non abbiamo personale”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Si erano rivolti direttamente al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, e al prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, i consiglieri comunali Paolo Santulli ed Eugenia d’Angelo per denunciare le mancate, o parziali, risposte alle loro interrogazioni a risposta scritta sull’attività amministrativa del Comune di Aversa. – continua sotto –

A distanza di qualche mese, è stato il prefetto Ruberto a rispondere ai due esponenti del Pd, anche a nome del ministro Lamorgese, per comunicare quanto emerso dalle verifiche effettuate. Il sindaco Alfonso Golia, si apprende dalla nota del prefetto, ha dichiarato che le risposte non vengono date nei tempi previsti perché il Comune di Aversa non ha personale per effettuare le necessarie istruttorie. «Parlai personalmente con il prefetto per lamentare i comportamenti ostruzionistici e contro legge del sindaco. Noi consiglieri – ha dichiarato in proposito Santulli – possiamo presentare solo interrogazioni, interpellanze e mozioni. Se il sindaco se ne infischia cosa dobbiamo fare? Ho scritto con altri colleghi anche al ministro degli Interni. Per certi amministratori la Democrazia è il rispetto dei ruoli e delle funzioni è un optional».

Il sindaco, da parte sua, ribadisce la propria posizione quando afferma: «Non ho molto da aggiungere a quanto ho esposto al prefetto. Lavoriamo sedici ore al giorno per servire la nostra città. Lo stato dell’arte è questo: un unico dipendente al gabinetto del sindaco condiviso con l’ufficio personale. Dipendente che nel 90% dei giorni lavorativi va via con me alle 20 di sera». «Ci sono stati ritardi – ammette Golia – non perché non vogliamo rispondere ai consiglieri ma perché oggettivamente molte richieste riguardano aspetti prettamente tecnici che per poter riscontrare necessitano di giusta istruttoria. Non è un mistero che il Comune di Aversa è ormai in condizioni critiche per il numero di personale. La mole di lavoro è immensa le ore di una giornata sono quelle, così come i giorni della settimana. Piuttosto, la consigliera D’Angelo spiegasse perché le istruttorie per le cittadinanze onorarie sono bloccate da mesi. Gli Enti locali sono in difficoltà ed è un fatto nazionale e ormai noto a tutti. Noi siamo per lavorare e per concretizzare quante più azioni utili alla comunità per riportare l’ente fuori da questa situazione ormai non più sostenibile».

A Lamorgese Santulli e D’Angelo avevano scritto: «Non sapendo quali strade percorrere, dopo aver scritto e parlato anche con il Prefetto di Caserta, considerando la via gerarchica, siamo costretti a rivolgerci a lei nella speranza che Ella possa e voglia intervenire per consentirci di continuare a svolgere il nostro ruolo di consiglieri comunali». «Purtroppo, da tempo, – spiegano i due consiglieri – non riuscendo a venire a capo dei comportamenti politico/amministrativi dell’Amministrazione di Aversa, siamo costretti a fare una delle poche cose che ci sono consentite: le interrogazioni. Tenuto conto dell’inutilità di quelle orali – infatti, i Consigli Comunali si fanno raramente e il tempo per le interrogazioni e mozioni è di una sola ora, pertanto si accumulano, rischiando di discuterle dopo cinque, sei mesi – abbiamo perciò deciso di proporre, esclusivamente, interrogazioni a risposta scritta, anche per avere chiarimenti ponderati, nero su bianco». «Pur comprendendo che viviamo crisi globali, in particolar modo culturali, – concludono Santulli e d’Angelo – sarebbe opportuno che fossero meglio tenuti in considerazione ruoli e funzioni, soprattutto di quanti eletti, hanno la responsabilità di operare scelte congrue, frutto della conoscenza puntuale degli atti e delle scelte amministrative».

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