Aversa (Caserta) – La movida, come tutti i fenomeni incontrollati, da opportunità di sviluppo economico può facilmente trasformarsi in problema. Ciò accade quando tale fenomeno degenera in episodi di movida violenta, come di recente è accaduto ad Aversa che, nel giro di pochi giorni, ha fatto registrare diversi casi, uno dei quali ha avuto conseguenze tragiche, tali da determinare il ricovero con prognosi riservata di un giovane coinvolto in una lite tra coetanei. Mentre ieri sera, in via Seggio, un uomo è stato accerchiato da una gang, rapinato del cellulare e accoltellato, fortunatamente senza riportare ferite gravi. – continua sotto –
Sul punto interviene Maurizio Pollini, vicepresidente di Confesercenti Regione Campania: “Ho sempre creduto, e credo ancora, che la movida sia una risorsa per l’economia della nostra città. Naturalmente, mai avremo voluto parlare di movida violenta ma, purtroppo, visti gli ultimi accadimenti non possiamo esimerci da un’analisi seria ed approfondita di questo inquietante e preoccupante fenomeno. Al di là delle facili accuse rivolte alle forze dell’ordine e alla scarsa presenza sul territorio, accuse che non condividiamo e che respingiamo essendo convinti che lo Stato è presente e fa sentire la sua presenza, crediamo che le ragioni della recrudescenza di fenomeni violenti sia dovuta ad un problema di carattere culturale e sociale. Un ragazzo di diciassette anni che, di sabato sera, scende da casa armato costituisce un dato su cui riflettere. Ricordo che quando ero giovane un tale pensiero nemmeno sfiorava la mia mente. Tutte le attenzioni ed i pensieri erano rivolte a cosa indossare per meglio figurare con gli amici ed amiche con le quali si usciva e a cercare posti dove poter gustare un gelato o un panino in tranquillità, in allegria e nella massima spensieratezza. Le cose oggi sono cambiate ed è per questo che ritengo sia necessaria, prima ancora dell’attività repressiva e di controllo, un’azione diretta a sviluppare e inculcare nei giovani la cultura della legalità e il rispetto delle regole”.
“Pertanto, – sostiene Pollini – è quanto mai necessario intensificare la sinergia tra le principali agenzie educative: Scuola e famiglia. Sono certo che le scuole abbiano già tra le loro finalità educative quella dello sviluppo della cultura della legalità e che quotidianamente inculchino nei giovani il rispetto delle regole e il vivere civile, così come sono certo che anche le famiglie affrontino queste tematiche di fondamentale importanza ma è evidente che va fatto uno sforzo maggiore e che la sinergia sia più intensa e produttiva, considerato che i giovani di oggi, rispetto al passato, sono maggiormente esposti all’imitazione di modelli sbagliati, all’emulazione di atti contrari alla civile convivenza. È chiaro che di pari passo debbano esercitarsi l’azione preventiva e quella repressiva: l’azione preventiva e dissuasiva passa inevitabilmente attraverso maggiori controlli che possono e devono essere effettuati garantendo una massiccia presenza delle forze dell’ordine ma anche attraverso un costante monitoraggio del fenomeno attraverso l’istituzione di un tavolo permanente”.
“Ad Aversa – sottolinea il vicepresidente di Confesercenti Campania – ci sono vari presidi di legalità e sicurezza: abbiamo presìdi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il commissariato della Polizia di Stato e il Comando della Polizia locale, la Protezione civile, abbiamo anche il Tribunale, insomma ci sono tutte le componenti per assicurare un controllo capillare del territorio. Istituire, dunque, da parte dell’amministrazione comunale, un tavolo permanente con tutte queste istituzioni, a cui far partecipare anche le associazioni di categoria, quella dei commercianti, sarebbe fondamentale per avere sempre il polso della situazione. Accanto a ciò, considerato che le forze dell’ordine non possono essere presenti su tutto il territorio contemporaneamente, andrebbe potenziato il servizio di videosorveglianza, un ottimo deterrente per la microcriminalità e anche per quella organizzata”. “Sapere che c’è un occhio vigile che riprende ciò che avviene in strada e nei luoghi della movida serve senz’altro a dissuadere i facinorosi e i delinquenti. Per cui – conclude Pollini – più telecamere e più controlli ma anche certezza della pena. Chi si macchi di delitti deve essere adeguatamente punito. Questi sono gli ingredienti primari per la risoluzione del problema!”.