Aversa (Caserta) – A due settimane esatte dalla prima ordinanza, il Tar Campania condanna ancora una volta il Comune di Aversa a produrre i documenti che sarebbero a fondamento della richiesta di pagamento avanzata nei confronti degli operatori del mercato ortofrutticolo che avevano occupato spazi nella struttura. – continua sotto –
A seguito degli atti di diffida a pagare una somma complessiva di circa 2 milioni di euro per la gestione del mercato, alcuni operatori avevano proposto opposizione chiedendo la prova delle spese effettuate. Il Comune si era limitato a depositare in giudizio, davanti al Tribunale di Napoli Nord, le delibere di approvazione dei bilanci dell’ente, ma senza allegati. Dopo la ditta Fratelli De Rosa snc di Carmine Napolitano, per il tramite dell’avvocato Fabio Roselli, anche la ditta Puca Angelica snc, rappresentata dallo stesso legale, alle quale era stato chiesto il pagamento di oltre centomila euro, dopo aver contestato l’assenza agli atti del Comune di documentazione comprovante la spesa effettivamente sostenuta nel corso degli anni per la gestione dell’area mercatale e alla cui copertura la società ricorrente avrebbe dovuto contribuire, ne ha fatto richiesta senza successo.
Da qui il ricorso ai giudici amministrativi che hanno accolto la domanda, con conseguente ordine di esibizione della documentazione richiesta e la condanna al pagamento di 1500 euro. «Faccio anzi tutto i complimenti al mio legale per l’ottimo lavoro svolto. Questa sentenza – ha dichiarato Romeo Tirozzi, socio della società ricorrente – certifica l’inerzia dell’amministrazione nella gestione delle relazioni con gli operatori del mercato ortofrutticolo e il completo disinteresse verso la definitiva riapertura. Intanto, da 25 mesi siamo senza lavoro. Non regge ormai più neppure l’alibi della nostra presunta morosità sui canoni di concessione per gli anni precedenti».