Mondragone (Caserta) – I consiglieri di opposizione Valerio Bertolino, Pasquale Marquez, Alessandro Pagliaro, Antonio Pagliaro e Giovanni Schiappa non la mandano a dire a chi nella maggioranza, a loro avviso, “senza conoscere neanche di cosa parla continua a votare”. – continua sotto –
“Come consiglieri comunali dell’opposizione di centrodestra – si legge in una nota – non abbiamo volutamente partecipato all’ultima seduta di consiglio comunale, come già ribadito durante quella precedente quando già ci allontanammo dall’aula al momento del voto per non essere ‘complici’ delle decisioni finanziarie illegittime ed irregolari per cui la Corte dei Conti presenterà presto il salato conto ai mondragonesi. La riapprovazione di documenti contabili degli anni addietro – all’ordine del giorno della seduta consiliare di ieri sera – è un vero e proprio obbrobrio che serve a loro per tentare di nascondere ciò che hanno combinato in quattro anni e mezzo alla guida della città, sperperando i soldi dei Mondragonesi per utilizzare le casse del Comune come un ‘bancomat elettorale’ a favore dell’intera provincia di Caserta”.
“Poi, – sottolineano i consiglieri di opposizione – se qualcuno fra gli ultimi arrivati in maggioranza, a mezzo social, pensa di potersi prendere i meriti di aver votato in consiglio le delibere a favore dei lavori sulla Domiziana dalla Fiumarella a Le Vagnole, per un intervento allo stabile che ospitava l’ex Municipio in piazza Umberto I e l’approvazione del regolamento del Sistema museale di Terra di Lavoro, senza sapere che la scelta di realizzare quel “progetto sponda” risale ai tempi de La Bandiera Blu del Litorale Domitio e del centrodestra al governo regionale, la riqualificazione del centro storico cittadino è frutto dell’impegno del centrodestra al governo della città che evidentemente lo vedeva distratto da sinistre lusinghe ed infine la formale adesione al sistema dei musei provinciali addirittura risale a più di dieci anni fa”.
E concludono: “La maggioranza di Zannini, che non è mai risultata a basso costo né per Pacifico – che voleva far finta di fare il sindaco – né per la città, ha perso l’ennesima occasione buona per stare zitta e, non sapendo che dire ‘mente sapendo di mentire’, come quando sperano di confondere i mondragonesi nel parlare di ospedale in luogo di una lungodegenza e di pronto soccorso al posto del primo soccorso. Ma, fortunatamente, le elezioni sono alle porte”.