Caivano, la mamma di Antonio Natale: “Voglio giustizia e verità, non mi fermerò”

di Redazione
https://youtu.be/KnX056oQgEA

“Voglio giustizia per mio figlio, non mi fermerò fino a quando non saprò la verità. Antonio era tutta la mia vita”. A parlare è Anna, la madre di Antonio Natale, il 22enne di Caivano (Napoli) trovato senza vita nelle campagne alla periferia della città dopo circa due settimana dalla sua scomparsa. – continua sotto – 

Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha incontrato lei ed il fratello 18enne del defunto. La donna si rivolge alla famiglia tirata in ballo sulla sparizione di Antonio: “Non tutti sono andati sotto la caserma, ci sono ancora due persone che mancano e che sono irreperibili. Se dicono di volere bene a mio figlio, facciano sapere a tutti chi era veramente. Siete gentaglia, ve lo vedete con Dio e la giustizia divina”.

A irritare la famiglia sono le covi che circolano sul conto di Antonio. “Addirittura – spiega Borrelli – qualcuno ha vociferato che la famiglia di Antonio vivesse con i soldi ricavati dall’attività di spaccio. Siamo indignati. Il fratello e i parenti di Antonio hanno sempre lavorato, chi in pizzeria e chi invece svolge lavori umili. “Ho sempre guidato una Fiat 600, quella vita e quell’ambiente non ci appartengono, non ci sono mai appartenuti e mai ci apparterranno”, sottolinea la madre del 22enne.

“La questione non è solo chi era Antonio Natale, ma anche chi è la sua famiglia. Antonio ha iniziato a frequentare questa gente lo ha fatto perché ci è caduto, ma non perché voleva sfamarci. Non ha mai portato i soldi a casa”, aggiunge il fratelli 18enne di Antonio, chiarendo: “Mio fratello ha iniziato a frequentare questa gente, lo ha fatto perché ci è caduto, ma non perché voleva sfamarci. Antonio non ha mai portato i soldi a casa. Io ho 18 anni e non vivo più a Caivano, così come i miei fratelli. Antonio era tornato dalla Germania per la pandemia e tutto questo è successo in un anno”. – continua sotto – 

Potrebbe esserci uno sgarro, uno sgarbo a qualcuno di potente nell’ambito dello spaccio alla base dell’omicidio.  E mentre proseguono le indagini c’è un particolare inquietante: uno zio e un nipote di Antonio Natale sono scomparsi negli stessi giorni in cui è scomparso il giovane. Di loro non si sa più niente e al momento non si comprende se si tratti di un allontanamento volontario o meno. Loro si sarebbero trovati insieme ad Antonio il giorno della scomparsa, alla presenza di un altro ragazzo amico del 22enne. Il 4 ottobre lo stesso Antonio aveva detto alla madre che sarebbe andato a Napoli per acquistare dei vestiti. Poi di lui si erano perse le tracce, fino al ritrovamento del cadavere 14 giorni dopo, nelle vicinanze di un campo rom in periferia.

All’indomani del ritrovamento del cadavere, il Parco Verde di Caivano, tristemente famoso anche per altre vicende di cronaca, è finito sotto particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine. I carabinieri hanno effettuato una serie di blitz e perquisizioni, sequestrando droga e impianti di sorveglianza che erano stati installati per controllare i movimenti all’interno di alcuni palazzi per monitorare lo spaccio ed eventuali ingressi di persone estranee allo smercio della droga. IN ALTO IL VIDEO

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico