Il leader della Cgil Maurizio Landini ha partecipato a Palazzo Chigi all’incontro sulla sicurezza sul lavoro col premier Mario Draghi e tra gli argomenti trattati c’è stato anche il Green pass nelle aziende. “Abbiamo colto l’occasione per segnalare al governo” la necessità di “un abbassamento molto forte del costo del tampone e che si potenzi il credito di imposta che permetta alle imprese di affrontare la spesa”. “Personalmente – ha ribadito – penso che sarebbe un fatto molto importante che le imprese tutte, non solo qualcuna come sta succedendo, assumessero l’onere del pagamento del tampone per tutti i lavoratori”. – continua sotto –
Sbarra (Cisl): “Governo valuterà riduzione costo tamponi” – Sul Green pass abbiamo chiesto al governo di valutare l’opportunità di ridurre ulteriormente i costi dei tamponi e di sostenere impresa e lavoro sul tema della salute e sicurezza. Il presidente del Consiglio ci ha assicurato che nelle prossime ore il governo deciderà anche eventuali iniziative in questo senso”, ha confermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
Si rifinanzia indennità per quarantena – “Un incontro breve ma positivo. Il governo assicura un forte intervento già nelle prossime ore” per la sicurezza sul lavoro. “Altre misure saranno assunte con provvedimenti successivi”, ha aggiunto Sbarra, dopo l’incontro a Palazzo Chigi. Oltre al rifinanziamento della Cig Covid fino a fine anno, nel decreto fiscale “si rifinanziano l’indennità di malattia per le persone in quarantena. Un primo giudizio positivo sul complesso di questi interventi”.
Governo valuta sconti per aziende, senza azzerare costi dei tamponi – Non ci sarà un azzeramento dei costi per le aziende che vogliano pagare i tamponi ai dipendenti, ma il governo valuta in queste ore di introdurre ulteriori deduzioni per le imprese. E’ quanto specificano fonti governative. Il governo esclude di garantire la gratuita’ con un azzeramento dei costi per le imprese, ma sta riflettendo se rafforzare gli aiuti alle aziende, che hanno già un credito d’imposta al 30%. – continua sotto –
Salta limite 48 ore di anticipo per i controlli – I datori di lavoro, sia pubblici sia privati, potranno chiedere in anticipo la verifica del Green pass in base alle esigenze organizzative – ad esempio per le attività su turni: salta dal testo finale del Dpcm con le linee guida sulle verifiche del Green pass sul lavoro, pubblicato sul sito di Palazzo Chigi, la previsione del limite di 48 ore di anticipo entro cui chiedere la verifica del certificato.
Bombardieri (Uil): “No del governo a richiesta di rinvio” – “Abbiamo chiesto di rinviare l’applicazione del Green pass almeno fino alla fine di ottobre, ma la risposta è stata negativa. Il governo ritiene che sia uno strumento indispensabile”, ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, rimarcando la posizione dei sindacati sulla gratuità dei tamponi. Su questo, l’esecutivo, ha ribadito Bombardieri, si è detto disponibile a “ragionare sul fatto che abbiano un prezzo calmierato”.