“Le strade dei rifiuti. Traffici, Transiti, Transizione”: è questo il tema della 13esima edizione del Forum internazionale sull’economia dei rifiuti promosso dal consorzio Polieco che si terrà a Napoli l’8 e 9 ottobre all’Hotel Excelsior, ancora una volta con la partecipazione di illustri relatori provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’impresa, ricerca scientifica e magistratura. – continua sotto –
Tra i temi che saranno affrontati quello della Transizione Ecologica e degli investimenti del governo per migliorare la raccolta differenziata. Su questo punto esprime preoccupazione il presidente del consorzio Polieco, Enrico Bobbio, secondo cui l’Italia negli ultimi decenni ha perso terreno difficile da recuperare. “Al Forum – dice Bobbio – si entrerà nel merito delle nuove opportunità previste dal Pnrr, consapevoli che una vera transizione ecologica non può prescindere dall’analisi della situazione attuale che ci richiama a metterci immediatamente in linea con gli altri Paesi europei”.
Per mettere in atto la cosiddetta economia circolare, secondo Claudia Salvestrini, direttrice del Polieco, occorre che le piccole imprese del riciclo si trasformino in grandi realtà industriali. “Il Forum – spiega – ci consentirà di riflettere sulla carenza degli impianti di riciclo a partire anche dai fondi del Recovery Fund che devono essere una seria occasione di sviluppo uscendo dal tunnel dell’inadeguatezza di un sistema che di fatto agevola, pur non volendo, la presenza di traffici illeciti che in numerosi casi, vengono avviati proprio da aziende autorizzate. Allora uno strumento per affrontare il problema è la selezione delle imprese, capendo come vengono autorizzate, da chi e perché”.
Non mancherà il tema dei traffici illeciti e delle migliaia di tonnellate di spazzatura viaggiano ogni anno illegalmente dall’Italia verso l’Estero. Tra gli ospiti del Forum, e presente anche in conferenza stampa, il deputato tunisino Majdi Karbai impegnato in prima persona nella vicenda dei 282 container contenenti 8mila tonnellate di rifiuti campani esportati in Tunisia e bloccati al porto di Sousse da un anno. Un gigantesco scandalo ambientale che ha messo in luce un traffico di rifiuti milionario tra le due sponde del Mediterraneo. “Una storia che ha dell’inaccettabile sotto molteplici aspetti. Bisognerebbe chiedere alla Regione Campania – ha sottolineato Karbai – come abbia potuto permettere che venissero inviati, in piena pandemia, 282 containers di rifiuti in Tunisia bypassando ogni tipo di norma e regolamenti. Rifiuti che non sarebbero dovuti mai partire. Come è possibile infatti che dagli uffici della Regione Campania non si sia pensato di mettersi in contatto con il Ministero dell’Ambiente tunisino ma si sia scelto il Consolato, inviando le comunicazioni a mail non istituzionali oltre che telefonando a numeri di cellulari personali? Chi ha permesso alla società di trasportare quei rifiuti in piena pandemia? E poi – ha aggiunto il deputato tunisino – perché dopo che la Regione Campania ha riconosciuto l’errore e ha chiesto il rimpatrio dei rifiuti, quei containers sono ancora fermi al porto di Sousse? Il carico è stato aperto e con temperatura di quasi 50 gradi, quegli stessi rifiuti stanno rilasciando percolato dannoso. Dinanzi a casi del genere, è lecito chiedersi a cosa servano le Convenzioni e qual è il ruolo dello Stato se un’impresa può fare il bello ed il cattivo tempo”. – continua sotto –
I lavori del Forum si apriranno con il panel coordinato dal giornalista Sergio Nazzaro che vedrà la partecipazione, fra gli altri, del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, del presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra, dell’europarlamentare Sabrina Pignedoli. IN ALTO IL VIDEO