Maltempo, dopo la tregua a Catania e dintorni paura per arrivo uragano

di Redazione

Venti burrascosi a oltre 100 km/h, mareggiate, ma soprattutto piogge torrenziali che si estenderanno anche alla Calabria meridionale: il pericoloso anticiclone che ha colpito due giorni fa la Sicilia e che ieri aveva concesso una tregua si sta nuovamente avvicinando alla regione, rischiando di trasformarsi nelle prime ore di domani in un autentico “Medicane” (uragano mediterraneo, chiamato così perché ricorda i “mostri” che si formano sugli oceani). Lo fa sapere Andrea Garbinato, meteorologo de ilMeteo.it, sottolineando “che il rischio alluvionale per molte province dell’isola (soprattutto Ragusa, Siracusa e Catania) sarà elevato. Il resto d’Italia godrà della protezione dell’alta pressione con bel tempo. Il ciclone dovrebbe allontanarsi dall’Italia nel corso di sabato ancora con piogge su Sicilia e Calabria ionica, ma in esaurimento dal pomeriggio”. – continua sotto – 

E un altro è pronto ad arrivare, questa volta dal Nord Atlantico. Da domenica 31 novembre un’intensa perturbazione raggiungerà il Nord con prime piogge sulle regioni occidentali e sulla Sardegna, qui molto forti). Ma sarà nel successivo giorno della festa di Ognissanti che il fronte perturbato affonderà sull’Italia dispensando piogge battenti su quasi tutte le regioni. Inizierà così una fase atmosferica molto turbolenta che durerà almeno fino al 6 novembre.

Intanto, a Catania e provincia, dove un nubifragio ha provocato tre morti, oltre a danni ingenti ancora da quantificare, c’è paura per la giornata di venerdì 29 quando il ciclone si trasformerà in uragano, colpendo la stessa zona del Catanese, per poi spostarsi velocemente in Calabria. In vista del nuovo peggioramento, alcuni commercianti hanno provveduto a ‘sigillare’ le vetrine con silicone o a proteggerle con del legno o hanno messo sacchi di sabbia davanti ai negozi. Scene inedite per la Sicilia. Continuano anche i lavori dei volontari del dipartimento regionale della Protezione civile e del Comune di Catania, soprattutto con le idrovore per ripulire le strade e le caditoie del fango e dei detriti trasportati dai ‘fiumi’ che il nubifragio aveva causato.

L’ultima vittima accertata è Angela Caniglia, la 61enne dispersa da quattro giorni a Scordia. Ieri il suo giubbotto era stato trovato in un agrumeto di contrada Leonella, in una zona non distante dove tre giorni fa era stato recuperato il corpo del marito, Sebastiano Gambera, di 67 anni. La coppia era stata travolta dalla furia dell’acqua in strada il 25 ottobre scorso. Sale a tre il bilancio delle vittime per i nubifragi: due giorni fa a Gravina di Catania è morto Paolo Claudio Agatino Grassidonio, il 53enne anche lui travolto dall’acqua dopo essere sceso dall’auto. – continua sotto – 

“Sappiamo che questa attenuazione potrebbe durare oggi e parte di domani, ci attendiamo da giovedì-venerdì un peggioramento sensibile. L’orario non sono in grado di dirlo”, dice il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio parlando con i giornalisti al termine di una riunione nella Prefettura di Catania. “L’evento non è finito. Adesso c’è un momento che sembra di attenuazione. I nostri modelli meteo ci dicono che l’evento tornerà. Noi stiamo facendo ciò che si deve fare in questi casi. Diciamo ai cittadini di mantenere alta l’attenzione, di seguire le indicazioni delle autorità perché si aspettano in questa area delle ore che possono essere complicate”, ha aggiunto Curcio. “I valori – ha precisato – parlano chiaro. Qua sono caduti millimetri di pioggia impressionanti. Gli eventi sono stati moto puntuali. Pensiamo che quei 600 millimetri che sono stati registrati in alcuni casi siano molto chiari rispetto all’impatto che c’è stato sul territorio: eventi intensi e improvvisi su un territorio che ha mote criticità”.

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha disposto la chiusura degli uffici regionali della città e della provincia di Catania per la giornata di oggi e giovedì, a seguito del permanere dello stato di allerta per il maltempo. Musumeci ha deliberato lo stato di emergenza regionale e ha chiesto al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. Alla riunione del governo ha partecipato anche il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, che ha relazionato sull’ondata di maltempo che da alcuni giorni sta devastando la Sicilia orientale. Il governatore ha chiesto inoltre “una legge speciale per la Sicilia”, con una dotazione di “almeno tre miliardi di euro”, per contrastare fenomeni naturali che provocano le frane e contro il rischio idrogeologico.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato questa mattina al sindaco di Catania per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla città. “In 49 anni di vita vissuta in questa città non avevo mai vissuto questo fenomeno. Domani e venerdì resteranno chiuse le scuole e le attività commerciali non essenziali almeno per quanto riguarda Catania, poi saranno gli altri sindaci a fare le opportune valutazioni”. Lo ha affermato, incontrando la stampa al termine di una riunione in Prefettura, il sindaco di Catania Salvo Pogliese. Il prefetto di Catania, Anna Maria Librizzi, per l’emergenza maltempo ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici di Catania e dei Comuni della provincia, compresi gli uffici giudiziari, per oggi, 28 ottobre, e domani, 29 ottobre. I dirigenti potranno valutare modalità lavorativa in forma agile. Il provvedimento non si applica agli uffici dell’amministrazione della pubblica sicurezza. Dovranno comunque essere garantiti i servizi essenziali, di emergenza e le strutture funzionali al soccorso pubblico. IN ALTO UNA PLAYLIST VIDEO

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