Napoli, Manfredi eletto sindaco: ha il triplo dei consensi di Maresca

di Redazione

“Pretendiamo di avere quello che meritiamo. Napoli non è più una città senza reputazione ma ha una grande affidabilità”. Parte in quarta Gaetano Manfredi, nuovo sindaco del capoluogo campano con il triplo dei consensi rispetto al suo competitor del centrodestra Catello Maresca.

Il candidato sostenuto da una ampia coalizione di centrosinistra (M5s, Leu, Pd) si attesta al 63,21% dei consensi. Maresca al 21,87. Per Antonio Bassolino il 7,87%, dietro  Alessandra Clemente col 5,56%.  Il dato definitivo dell’affluenza è del 47,19%, molto basso, il più basso da quando c’è l’elezione diretta del sindaco a Napoli, dagli anni Novanta.

Nella prima conferenza stampa da vincitore è accompagnato dai big del M5s campano, Luigi Di Maio e Roberto Fico, con il leader Giuseppe Conte atteso per festeggiare in piazza; a rappresentare il Pd, uscito dalle urne come primo partito della coalizione partenopea, il vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzano e soprattutto il governatore Vincenzo De Luca, convinto sponsor della discesa in campo dell’ex ministro dell’Università. “Ho sentito Conte, è molto contento del risultato. Ci è sempre stato vicino, insieme faremo un grande lavoro”, sottolinea il neosindaco. “Napoli ha chiaramente detto: vogliamo voltare pagina, noi non siamo solo pizza e mandolino ma una città di grande competenza e professionalità”.

Manfredi, 57 anni, è nato a Ottaviano e vive a Nola ma considera da sempre Napoli come la sua città adottiva dal punto di vista professionale: docente di tecnica delle costruzioni nell’ateneo Federico II, ne diventa rettore dal 2014 al 2020.

Il candidato del centrodestra, Catello Maresca, ha telefonato a Manfredi per congratularsi. “Ho fatto una scelta di vita, – ha detto Maresca – e penso di proseguire su questa strada. Sarò in Consiglio comunale a fare opposizione”. A un cronista che gli ha chiesto se pensa di candidarsi alle prossime Politiche, Maresca ha risposto: “È presto, per ora vado in Consiglio comunale”. Nessuna recriminazione verso i leader del centrodestra, con i quali, in campagna elettorale, il rapporto è stato teso e polemico. “Ringrazio Berlusconi, Meloni e Salvini” ha detto incontrando i giornalisti in un grande albergo a pochi metri dal suo comitato.

Così come in altre grandi città italiane, anche a Napoli le comunali fanno segnare l’affluenza peggiore di sempre per il primo turno delle elezioni amministrative. Alle urne è andato il 47,19% degli aventi diritto; cinque anni fa, al primo turno aveva partecipato il 54,12% degli elettori. Nel 2011, sempre al primo turno, l’affluenza era stata del 60,33%. Nel 2006, alle urne andò il 66,64% dei napoletani.

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