Aversa, laboratori di innovazione tecnologica e sociale nell’ex Maddalena: presentato il progetto

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Si chiama 3SHUB e sta per «Sud Social Sustainable HUB». Si tratta del progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’ex ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena” di Aversa finalizzato alla creazione di un ecosistema dell’innovazione sociale. Un progetto, nato dal Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche, che coinvolge una serie di partner sul territorio dalle due università (Vanvitelli e Federico II) ad una serie di associazioni, Confindustria e, ovviamente, l’Asl Caserta proprietaria del bene e il Comune di Aversa. A presentarlo nella mattinata di ieri i rappresentati dei soggetti interessati, in particolare il sindaco Alfonso Golia, il direttore dell’Asl Ferdinando Russo e Salvatore Capasso, direttore di Cnr Ismed. – continua sotto –

Nei 170mila metri quadrati, di cui 70mila coperti e 100mila a verde, saranno realizzati laboratori di innovazione tecnologica e sociale. I primi sono laboratori che «si pongono l’obiettivo di promuovere la conoscenza, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni tecnologiche attraverso la stretta collaborazione tra le Università e gli enti di ricerca e il mondo delle imprese». I laboratori di innovazione sociale «si pongono l’obiettivo di rispondere ai bisogni sociali emergenti attraverso la sperimentazione di nuove soluzioni e modelli, senza avere come prima vocazione l’ottenimento di un profitto». In questi laboratori si ricerca l’integrazione tra le soluzioni tecnologiche e l’elevato impatto sociale, al fine di far nascere idee progettuali di imprese sociali da incubare attraverso incubatori e acceleratori di imprese sociali.

L’idea progettuale prevede anche la realizzazione di spazi dedicati agli studenti delle scuole e delle università al fine di organizzare percorsi di alta formazione anche attraverso il coworking. Non potevano mancare spazi dedicati ad attività museali. Si prevede, infatti, la realizzazione di un Museo dei Matti e della Medicina con l’obiettivo di mantenere inalterato il valore etnoantropologico del complesso. Si prevede anche la realizzazione di un Museo per l’Alzheimer con un’area dedicata a laboratori creativi, che attraverso il supporto di animatori geriatrici ed educatori possano stimolare la creatività e l‘immaginazione degli anziani mediante esperienze sensoriali e relazionali con le opere d’arte. Spazi dedicati ad attività culturali, a biblioteche ed ad archivi. Sempre per non dimenticare, si intende realizzare la catalogazione e la digitalizzazione dell’importante patrimonio bibliotecario ed archivistico presente nel sito, affinché venga reso disponibile ai cittadini e alla comunità scientifica. Verranno creati percorsi della memoria manicomiale rivolti alle nuove generazioni affinché conservino traccia della storia sociale, dell’emarginazione e della segregazione che ha segnato il territorio aversano. La chiesa di Santa Maria la Maddalena sarà trasformata in auditorium polifunzionale, mentre le aree versi andranno a supporto delle attività delle imprese per lo sviluppo di ricerca e sperimentazione legate al settore dell’Agrifood.

Il progetto, in sintesi, intende realizzare «un ecosistema di innovazione sociale riconvertendo l’ex padiglione denominato “Leonardo Bianchi”, il nucleo antico del complesso (padiglione “Villa Motti e Corpo Centrale”, “Fabbricato Centrale e Livi”, Il “Forno” e la Chiesa) e l’area verde presente nel sito. L’Asl di Caserta e Comune di Aversa, coerentemente con gli studi di fattibilità tecnico-economica già elaborati e con gli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti, intendono integrare le funzioni di sviluppo economico e sociale, socio-sanitarie, culturali, di ricerca scientifica e tecnologica ed alta formazione. IN ALTO IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE

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