Aversa (Caserta) – Approvazione del bilancio a rischio ad Aversa dove i consiglieri comunali Gianluca Golia e Alfonso Oliva hanno chiesto al Tar di verificare la legittimità degli atti del relativo Consiglio comunale dello scorso settembre dove, in pratica, ai consiglieri non fu consentito di intervenire sugli emendamenti al documento di programmazione economica. – continua sotto –
“Con il collega Oliva, seguiti dall’avvocato Luciano Costanzo, – ha affermato il Golia dell’opposizione – abbiamo ritenuto opportuno approfondire, attraverso gli organi deputati in merito, la questione legata allo svolgimento del Consiglio Comunale di settembre che ci ha visti impegnati nel l’approvazione dei tre bilanci dell’ente. Tale azione, non ha nulla di personale contro il presidente del consiglio che ha gestito la seduta ma il dato è puramente politico, legato alla bontà del provvedimento posto in essere a settembre. L’opposizione ha il compito di controllare che tutto venga effettuato secondo norma e, la gestione della seduta ha lasciato presagire una condotta non apparentemente in linea con i vari regolamenti. Da qui la necessità di chiedere un ulteriore approfondimento e parere rispetto alla cosa. Sicuramente non sarà quest’azione a mandare a casa l’amministrazione ma è opportuno che tutti o dubbi vengano affrontati senza lasciare nulla di nebuloso nelle dinamiche amministrative”.
“Ho sempre agito nel massimo rispetto del ruolo di ogni singolo consigliere comunale e più in generale di tutto il Civico consesso, avendo come unico punto di riferimento il Regolamento, e le norme vigenti”. Il giorno dopo la notizia della presentazione di un ricorso al Tar per far annullare il Consiglio comunale dello scorso mese di settembre in cui sono stati approvati ben tre bilanci, il presidente del civico consesso, Carmine Palmiero, non ci sta a passare quale agnello sacrificale. “La seduta di approvazione del Bilancio – continua Palmiero – è stata lunga e stressante e questo ha potuto causare qualche incomprensione, ma ritengo di non aver violato la legge e se i giudici amministrativi dovessero ritenere il contrario ne prenderò atto e con responsabilità accetterò il verdetto. Ho piena fiducia nella Magistratura in generale e, visto il ruolo che ricopro, in particolare in quella amministrativa. Sono certo sarà fatta chiarezza e chi dovrà comprenderà che certe azioni sono solo mirate a minare il dibattito politico”.
Sull’episodio interviene anche il primo cittadino Alfonso Golia che precisa: “Il ruolo del presidente del Consiglio, come noto, è quello di garantire l’imparzialità e quindi la democraticità delle sedute consiliari. Ad esso spetta, per Statuto e regolamento, la disciplina dell’aula e, come detto, la regolarità dei Consigli Comunali che si tengono. Non posso immaginare che atti fondamentali per la vita stessa dell’Ente possano essere inficiati non da vizi istruttori degli stessi, quanto piuttosto, a parere dei ricorrenti, da comportamenti che si sarebbero tenuti nella seduta di approvazione del bilancio. Comportamenti che, se provati, ovviamente non potrebbero che ricadere sul ruolo del presidente del Consiglio Comunale che dirige i lavori del Civico consesso”. – continua sotto –
Subito dopo la spiegazione, in parole povere, affinché chi deve intendere intenda: “Detto ciò, resto comunque perplesso poiché, e non è certamente il nostro caso sia chiaro, basterebbe la complicità di chi ricopre il ruolo di presidente del Consiglio organico ad una parte politica avversa alla maggioranza per determinare le sorti di sopravvivenza di un’amministrazione. Ho già espresso al presidente Palmiero la mia solidarietà personale per quanto esposto nel ricorso essendo certo della sua buona fede”.