Cesa, intitolazione sala polivalente a Giancarlo Siani e cittadinanza onoraria a Liliana Segre

di Livia Fattore

Cesa (Caserta) – Intitolazione della sala polivalente della Palestra del Fanciullo a Giancarlo Siani e conferimento della cittadinanza onoraria Liliana Segre. Domani il consiglio comunale di Cesa, su convocazione del suo presidente Mimmo Mangiacapra, discuterà di due provvedimenti importanti sotto il profilo sociale. Il primo riguarda la proposta di intitolare a Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra, la sala polivalente nella ex Palestra del Fanciullo. – continua sotto – 

Seguirà, su proposta delle forze politiche che compongono “Nuova Primavera Cesana” ed in particolare del Pd e del Psi, il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, attualmente senatrice a vita, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah italiana, che dal 15 aprile 2021 è presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Gli altri punti all’ordine del giorno sono una serie di ratifiche di variazioni di bilancio, l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione e la revisione periodica delle partecipazioni.

Giancarlo Siani era un giornalista de Il Mattino e fu ucciso la sera del 23 settembre 1985, a 26 anni, dalla camorra. Ad ordinare la sua morte fu il boss Angelo Nuvoletta. Il motivo dell’assassinio fu un articolo del 10 giugno 1985, in cui Siani scrisse che l’arresto del boss Valentino Gionta era stato possibile grazie a una soffiata degli storici alleati Nuvoletta, che lo avevano tradito cambio di una tregua con i nemici casalesi.

Liliana Segre, 91 anni, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah italiana, dal 15 aprile 2021 è presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Il 19 gennaio 2018 è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le è stata assegnata la scorta per le minacce ricevute. Il 30 gennaio 1944 venne deportata dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. “Liliana Segre – affermano diversi cesani – è un’istituzione, sarebbe un onore passare anche solo poche ore in sua compagnia. I ragazzi delle scuole ma anche noi cittadini, saremmo arricchiti di una storia che non è poi così lontana. Come conoscere la storia di Giancarlo Siani che non ha voluto sottostare all’omertà su cui si poggia la camorra”.

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